Confcooperative, Negri e Bisotti i due vice. Malvicini: puntare sul territorio

Sono Daniel Negri e Mariachiara Bisotti i nuovi vicepresidenti di Confcooperative, eletti nella prima seduta del Consiglio provinciale in cui si è insediato Fabrizio Malvicini, da metà febbraio nuovo numero uno dell’associazione. Definiti anche i componenti del Consiglio di presidenza: Giancarlo Pedretti, Mario Spezia, Alessandro Maffi, Francesco Maria Corradi, Arlene Zioni e Sergio Bernini.

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«Negri e Bisotti – spiega Malvicini – sono due giovani con grandi potenzialità, che avranno un compito complesso; non ricopriranno una carica esclusivamente rappresentativa, dovranno rimboccarsi le maniche e lavorare sodo. Entrambi hanno una grande voglia di impegnarsi, sono sicuro che la scelta dei vicepresidenti sia azzeccata».

La seduta del Consiglio provinciale è stato anche il primo momento “privato” per ribadire obiettivi e traguardi. «Abbiamo idee chiare e l’intenzione è quella di rendere il Consiglio di presidenza fortemente operativo. L’idea è di incontrarci almeno una volta al mese per discutere delle priorità e ragionare su eventuali progetti da sviluppare nel medio termine. La prima riunione mi è piaciuta, ho trovato un’atmosfera splendida in un gruppo dall’età media molto bassa e rinnovato almeno per il 50 per cento».

Fra i traguardi a cui mira l’attuale gestione di Confcooperative c’è anche la creazione di un nuovo modello organizzativo. «Puntiamo a risultati ambiziosi; valutare l’offerta del welfare è uno dei nostri capisaldi, così come lo sviluppo delle nuove cooperative. Non abbiamo perso tempo, ci stiamo già lavorando come dimostrano i seminari sulle coop sportive e su quelle di comunità che abbiamo realizzato nei giorni scorsi».

La carne al fuoco è tanta e Malvicini prosegue sviluppando l’elenco che comprende, fra le altre cose, anche «il discorso sulla legalità e il tema del riordino territoriale». Ma cosa pensa di poter dare il nuovo presidente a Confcooperative? Quale potrà essere la sua arma in più?

«Il mondo contadino, da cui provengo, ha nel pragmatismo la qualità fondamentale. E io oltretutto sono anche una persona molto diretta. Per questo non ho timore a chiedere ai miei collaboratori un aiuto importante per raggiungere traguardi ambiziosi». Fondamentale sarà anche la valorizzazione del territorio, ritenuta una delle risorse da sfruttare. «Le eccellenze piacentine devono essere la nostra guida e una nostra parola d’ordine. Come Confcooperative dobbiamo portare avanti il discorso con tutte le realtà interessate lavorando in questa direzione, puntando a pubblicizzare e a far conoscere i nostri prodotti fuori dai confini provinciali, spronando le organizzazioni interessate a fare sempre di più».