Ritardi nel pagamento degli assegni di cura e disabilità, sospetti sul Comune

Disablità e assistenza che fa acqua. Sembra questo il quadro che si profila leggendo la lettera di un piacentino disabile e recapitata alla consigliera comunale di Forza Italia Maria Lucia Girometta, la quale ha immediatamente preso carta e penna per interrogare formalmente la Giunta e il sindaco su quello che viene segnalato. E cioè, in buona sostanza, ritardi nel pagamento dell'assegno di cura che il Comune di Piacenza deve "girare" alle persone interessate dopo aver ricevuto le somme dalla Regione per tramite di un apposito fondo. Il dubbio che emerge dalla missiva è che i fondi in questione, invece che essere accantonati per la funzione che dovrebbero avere, potrebbero essere utilizzati per altri scopi. E non sarebbe certo edificante, visto che si tratta di disabili. Di seguito l'interrogazione di Maria Lucia Girometta e, in allegato, uno stralcio della lettera a lei inviata. 


Radio Sound

Premesso che la disabilità è una condizione critica che , oltre a generare un senso di frustrazione e di umiliazione per chi ne soffre, comporta spese e sacrifici da parte della famiglia coinvolta dall'esistenza di una persona che presenta tali problemi.

 

Le famiglie che quotidianamente affrontano tali problematiche devono impegnarsi sia fisicamente che psicologicamente per alleviare e rendere più agevole la vita della persona disabile.

L'assegno di cura economico messo a disposizione dalla Regione, e trasferito ai Comuni per elargirlo a chi ne ha necessità e diritto, può essere erogato direttamente alla persona o alla famiglia ed è alternativo all'inserimento in una struttura residenziale.

Mi vengono segnalate anomalie e ritardi in merito al pagamento dell' assegno per cure da parte di alcuni destinatari dell'assegno stesso ( si allega a tal proposito la segnalazione di un disabile).

Chiedo se quanto scritto e riportato sulla lettera allegata corrisponde al vero.

Se, in caso di risposta positiva, non sarebbe auspicabile alleggerire la vita delle persone portatrici di handicap, dal punto di vista psicologico e soprattutto economico, con un più preciso e puntuale pagamento dell'assegno spettante.