Gli insulti alle forze dell'ordine sui social possono costare sempre più care. L'ultimo caso lo ha segnalato il sindacato Sulpl per alcune offese rivolte verso la polizia municipale piacentina: "Non è la prima volta che la Segreteria SULPL di Piacenza è costretta a depositare un esposto denuncia presso la locale Procura della Repubblica per offese verso la Categoria. Questa volta però l'episodio è grave e deplorevole più delle altre, se contestualizzato. Tutto è accaduto per caso: la scrivente, leggendo l'articolo pubblicato da un noto quotidiano online dal titolo "Via Primogenita, fermano un'auto e vengono aggrediti in strada: feriti tre Agenti della Municipale", relativamente a quanto accaduto ai Colleghi in data 13.02.2016, notava un commento postato da un ragazzo che aveva condiviso l'articolo sulla sua bacheca pubblica, quindi visibile a tutti. Quel post poi generava i commenti dei suoi "amici" di facebook, che non erano affatto piacevoli. Un'escalation di odio, ingiustificata, verso la Polizia Municipale. Venivano trascritte frasi come "Municipale me… figli di pu…. ignoranti del ca…." oppure "Sbirri di Me…. dovrebbero prendere fuoco uno a uno …." Queste sono solo alcune delle frasi rivolte a dei Lavoratori che ogni giorno, si prodigano per rendere un servizio alla cittadinanza, anche rischiando la propria vita. L'accaduto è grave anche dal punto di vista etico e morale perché legato ad un episodio di aggressione a quattro Agenti nell'adempimento del Dovere. La Categoria non merita questo disprezzo gratuito e questa mancanza di rispetto. Anche in questo caso, ci teniamo a ricordare che è assolutamente inutile rimuovere certi commenti dopo averli scritti. Sarebbe opportuno astenersi dal farli. La Segreteria Sulpl attende dunque che le Autorità competenti accertino se nei fatti, atti e comportamenti sopra riportati siano rinvenibili fattispecie penalmente rilevanti procedendo, in caso affermativo, nei confronti dei soggetti responsabili".