Gli stereotipi che circondano la figura della donna contemporanea sono l’oggetto di una tragicomica critica da cui prende le mosse lo spettacolo Kitchen Stories – tragicommedia in otto portate, domani sera in scena al teatro Trieste 34 nell’ambito della rassegna Teatro a Km 0. Un’immersione tra gli imperativi della donna contemporanea, assediata da grotteschi modelli di riferimento e una ricerca di senso che prende le mosse dal pretesto di un appuntamento romantico. Cosa ti piace? Cosa mangi? Che donna sei? Da pensili e fornelli prendono corpo gli stereotipi della donna contemporanea ai quali Clementina, la protagonista interpretata dall’attrice Livia Bonetti, pensa di doversi adeguare per dileguare le prorie ansie e trovare un punto d’appoggio stabile a un’identità fino a quel punto ambivalente e incompleta. Tradizional-Casalinga, Coach Manager, Donna Benessere, Donna Bignè sono le Quattro incarnazioni della Donna-Ricetta che, interpretate da Federica Ombrato e Virginia Zini, si avvicenderanno in scena, contendendosi senza esclusione di colpi l’anima della giovane protagonista. Un viaggio (in otto portate) che procede per negazione, in cui Clementina, impara a diffidare dell’impersonale dover-essere per approdare infine, attraverso un percorso di emancipazione individuale, alla riscoperta della propria dimensione autentica.
Lo spettacolo, creato dalla compagnia Teatro alla Coque, ha vinto la II^ edizione del Bando Giovani Direzioni, promosso dal Centro Teatrale MaMiMò di Reggio Emilia, ed è per la prima volta in scena a Piacenza.
Per l’attrice Federica Ombrato, vincitrice dell’ultima edizione del bando comunale Giovani Progetti, grazie al quale realizzerà a settembre il Festival dei Libri Viventi, si tratta del primo spettacolo di quest’anno sulla piazza piacentina, dopo aver vestito i panni di Ponzia in “La casa di Bernarda Alba” sotto la direzione di Carmelo Rifici nell’ambito della rassegna Pre-visioni 2013, al teatro comunale Filodrammatici, e delle muse di Eugenio Montale nel 2014 in “La Mosca – almeno un milione di scale” in scena alla Sala delle Muse della società filodrammatica piacentina.