“Non voleva ucciderla, ma il suo comportamento ne ha determinato la morte”. E’ quanto emerge dalle motivazioni della sentenza, pubblicate dalla Corte di assise di Piacenza, che ha condannato il 37enne Dario Rizzotto a 11 anni per la morte di Daniela Puddu, avvenuta a Fiorenzuola il 14 giugno del 2014.
“L’evento morte seguito alla precipitazione della vittima si pone senza dubbio come prodotto della specifica situazione di pericolo generata dall'imputato con la sua condotta intenzionalmente aggressiva, e la defenestrazione della vittima non risulta estranea all'area del rischio attivato con l'azione lesiva iniziale, posto che l'imputato era perfettamente in grado di percepire”, si legge.
E’ questo il pensiero dei giudici della Corte di Assise e che ha portato alla condanna dell’uomo per omicidio preterintenzionale, quando l’accusa aveva chiesto 22 anni per omicidio volontario.