Sui Piani Assicurativi è bufera, con applicativi che vanno a rilento e scadenze che incalzano, quando non si sovrappongono. “Sottoscriviamo l’appello di Agrinsieme Emilia Romagna – dichiara Enrico Chiesa, presidente di Confagricoltura Piacenza – e chiediamo al Ministro Martina una semplificazione nell’istruire le pratiche. Riscontriamo tempi lunghi per procedure informatiche complesse, da un lato, mentre dell’altro c’è un anticipo vegetativo di 20- 30 giorni e l’urgenza di assicurare le colture incombe”. Quanto si sta verificando in questo ultimo periodo richiede la necessità di un urgentissimo, seppur temporaneo, intervento di semplificazione ed Agrinsieme, il raggruppamento delle rappresentanze agricole e cooperative a cui aderisce anche Confagricoltura, ha deciso di segnalarlo al Ministero delle Politiche Agricole Alimentari e Forestali. A sollevare particolari criticità è l’obbligatorietà, prevista da “Agricoltura 2.0”, di produrre il Pai (Piano Assicurativo individuale) con tempistica antecedente alla sottoscrizione di certificati assicurativi atti a chiedere il contributo previsto dal Psrn, Piano di sviluppo rurale nazionale. La procedura informatizzata prevista e sulla quale i Centri di assistenza agricola (Caa) sono tenuti a lavorare, risulta tuttora lenta. Peraltro, non è stato possibile sperimentarla in anticipo, comportando, così, tempi medi di compilazione improponibili rispetto all’urgenza che gli agricoltori hanno di assicurare le proprie produzioni. “Gli uffici tecnici – sottolinea Chiesa – fanno il possibile, ma alle difficoltà informatiche si aggiunge il fatto che le condizioni meteo che si sono verificate durante tutto l’inverno hanno prodotto un anticipo importante delle fasi fenologiche. Come Agrinsieme chiediamo che si intervenga con un atto amministrativo volto a rimandare, temporaneamente, la norma che prevede la sottoscrizione della copertura assicurativa agevolata in data uguale o posteriore a quella di emissione del Pai”.