Trentadue storie di cooperative al femminile, di realtà portatrici di innovazione e di progetti vincenti mutuati anche da esperienze europee. Si chiama “Donne al timone” la pubblicazione che raccoglie le storie di tante imprese in rosa capaci di ottenere successi e di raggiungere traguardi ambiziosi; protagoniste del volume anche tre realtà di Piacenza, le cooperative sociali Casa Morgana e La Chioccetta e la cooperativa lavoro Pietro Prati. Nel dettaglio, Casa Morgana gestisce nidi e scuole d’infanzia, sostiene minori diversamente abili e organizza centri estivi e centri educativi, La Chioccetta è una casa per ferie a Tuna di Gazzola attrezzata per gli anziani ma aperta anche a giovani, studenti e turisti , mentre la Pietro Prati opera in ambito aziendale per aiutare e sostenere i lavoratori.
Il libro, pubblicato da Confcooperative Emilia Romagna, è l’ideale prosecuzione di “Futuro presente – Storie di lavoro ricreato” incentrato sulle aziende create da giovani o da persone provenienti da imprese in crisi. “Donne al timone” vuole sottolineare il valore dell’impresa cooperativa mostrando esempi di leadership partecipativa, di innovazione nel modello organizzativo, nella conciliazione e nella mediazione dei conflitti e nell’impegno sociale.
Il volume verrà presentato lunedì 7 marzo alle 10 al Palazzo della Cooperazione a Bologna in via Calzoni 1/3. L’apertura della giornata è delegata a Francesco Milza, presidente regionale di Confcooperative, successivamente interverranno l’Assessore Regionale alle Pari Opportunità Emma Petitti, la presidente della Commissione nazionale dirigenti cooperatrici Giovanna Zago, la presidente regionale della Commissione dirigenti cooperatrici Claudia Gatta, Susanna Zucchelli, direttore di Hera e le rappresentanti delle cooperative protagoniste della pubblicazione. Nel corso della mattinata è previsto anche l’intervento di Franca Cantoni, professore associato alla Facoltà di Economia della Cattolica di Piacenza. La Cantoni parlerà di leadership al femminile presentando la ricerca di un gruppo di docenti da cui è emerso che le aziende con vertici “in rosa” hanno risultati migliori rispetto ad altre realtà in cui le donne non ricoprono ruoli dirigenziali.