La “rivoluzione dolce” di Papa Francesco, folla per Nuzzi alla Fondazione

Sala piena presso l'Auditorium della Fondazione di Piacenza e Vigevano per l'incontro con il giornalista Gianluigi Nuzzi, conduttore del programma Quarto Grado su Rete4 e noto per le sue inchieste sul Vaticano. L'evento, organizzato dall'associazione Controcorrente, è stato presentato dalla sua presidentessa, nonché consigliera provinciale, Gloria Zanardi e moderato dalla giornalista Nicoletta Marenghi. Il tutto si è svolto intorno all'ultimo libro di Nuzzi, Via Crucis. In esso lo scrittore milanese tratta la "rivoluzione dolce", come la definisce lui, che Papa Francesco sta portando avanti nella curia romana per sradicare la corruzione e il malaffare, come l'uso dei fondi di carità per rimettere a posto case di lusso e i 470mila euro spesi per l'albero di Natale.

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"Non ho il sacro fuoco contro il Vaticano o contro la fede" dichiara Nuzzi "io non volevo neanche scrivere questo libro, dopo che, per colpa dell'ultimo (Sua Santità. Le carte segrete di Benedetto XVI ndr), è stato arrestato il maggiordomo personale del Papa Paolo Gabriele." Ma non è l'unico arresto fatto in seguito alle sue inchieste, recentemente infatti, proprio a causa di Via Crucis, sono stati arrestati monsignor Lucio Angel Vallejo Balda e la laica Francesca Chaouqui. Oltre a loro, sono finiti sotto processo anche il giornalista de L'Espresso Emiliano Fittipaldi e Nuzzi stesso, che commenta duramente "Le uniche persone che hanno arrestato da quando mi occupo di Vaticano sono persone che hanno avuto il coraggio di dire la verità. Sono stato rinviato a giudizio e dopo due giorni è iniziato il processo, non ho neanche avuto la facoltà di avere una copia dell'impianto accusatorio! Sono accusato di essere in concorso di reato con Fittipaldi, ma non lo conoscevo prima del processo."

"Ho fatto solo il mio lavoro" conclude il conduttore " e ora sono accusato di 'divulgazione di notizie e documenti concernenti interessi privati dello Stato Vaticano' che in Italia vuol dire fare il giornalista. In Vaticano non c'è una libera informazione."