Giovani disinteressati e svogliati, prete deluso: a rischio la Prima Comunione

Giovani distaccati e disinteressati, il sacerdote sospende la Prima Comunione. Succede alla parrocchia di San Lazzaro, presieduta da don Pietro Bulla. Il sacerdote sta accompagnando un gruppo di giovani lungo un percorso che dovrebbe concludersi e culminare nel sacramento, ma le difficoltà che sta incontrando lo starebbero scoraggiando non poco: “Va precisato che non tutti i ragazzi che sto seguendo in questo periodo stanno mostrando disinteresse, però nella maggior parte di loro noto il totale distacco. Noi siamo educatori, non siamo distributori automatici di sacramenti. Che senso ha accompagnare ragazzi che non prendono sul serio il percorso che viene loro proposto? Io non posso rifiutare la Prima Comunione ad alcuni e ad altri concederla, se la situazione generale è questa è giusto che un sacerdote prenda i dovuti provvedimenti. D’altro canto, stiamo parlando di cose serie, non vendiamo caramelle: ripeto, siamo educatori e stiamo parlando di fede, capisco anche l’età ma un minimo di serietà i giovani la devono mostrare e noi dobbiamo pretenderla”.

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La decisione, in realtà, non è ancora ufficialmente presa, ora don Bulla tenterà l’ultimo passo, coinvolgere i genitori: “Non sarebbe la prima volta che prendiamo decisioni di questo tipo e temo non sarà l’ultima. Mi spiace per quei ragazzi, e ci sono, che stanno mostrando partecipazione, ma io non posso fare distinzioni. Occorre parlare con le famiglie, poi vedremo il da farsi. Intanto per ora la Prima Comunione è sospesa”.

“Non è nemmeno giusto pensare che questa sia una decisione eclatante, una notizia da prima pagina – continua don Bulla – dovrebbe essere considerata invece una presa di posizione normale, ovvia. I giovani non sono interessati o non sono pronti a un determinato sacramento? Bene non si celebra. Ripeto, siamo educatori, non siamo distributori automatici e non dobbiamo essere considerati tali”.