A partire dal 4 aprile, chi non si presenterà a visite o esami senza aver disdetto la prenotazione dovrà pagare lo stesso il ticket previsto per le fasce di reddito più basse. In questo modo, la Regione vuole migliorare ancora di più i tempi d’attesa (negli ultimi sei mesi il 94% delle prime visite e degli esami strumentali è stato garantito entro gli standard di legge, e cioè 30 e 60 giorni), disincentivando anche l’atteggiamento di chi non si presenta senza disdire: una persona su 10 oggi, in Emilia-Romagna. Proprio per informare i cittadini sulle novità previste dal programma di riduzione dei tempi d’attesa e sui risultati raggiunti, dal 14 marzo partirà una campagna di comunicazione ad hoc.
“I dati del monitoraggio relativi ai tempi d’attesa confermano risultati decisamente positivi negli ultimi sei mesi, frutto di un robusto impegno della Regione, che ha destinato anche risorse importanti e assunto personale, e delle Aziende sanitarie – commenta il presidente della Regione Stefano Bonaccini – . Ora, il nostro obiettivo è quello di consolidare i risultati raggiunti, anche attraverso una maggiore responsabilizzazione dei cittadini”.
“Se avere la prestazione sanitaria è un diritto esigibile, presentarsi all’esame è un dovere – ricorda l’assessore regionale alle Politiche per la salute Sergio Venturi – . Per questo, chi non si presenta senza una valida giustificazione, paga il ticket. Perché toglie il diritto a un altro cittadino”.
Cosa cambia dal 4 aprile
Chi non si presenta all’appuntamento senza comunicare la disdetta accresce gli svantaggi e i tempi d’attesa per tutti i cittadini, e fa aumentare i costi per il Servizio sanitario regionale. Per questo dal 4 aprile prossimo, se non è possibile presentarsi a una visita diventa obbligatorio disdire la prenotazione con almeno 2 giorni lavorativi di anticipo. Chi non lo fa, a titolo disanzione pagherà il ticket previsto per le fasce di reddito più basse (fino a un importo massimo per ricetta pari a 36,15 euro). Il provvedimento riguarda tutti i cittadini, comprese le persone che hanno diritto all’esenzione (per esempio, per reddito, patologia o invalidità).
Per disdire: numero verde, sportelli e farmacie, cupweb, la app “ER Salute”
Le Aziende sanitarie hanno attivato diverse modalità per agevolare la disdetta e anche per rendere più semplice la prenotazione: in ogni provincia c’è un numero verde gratuito, ci sono le farmacie e gli sportelli Cup, e come modalità online è disponibile il sitowww.cupweb.it. Dal 4 di aprile in poi, prenotazione e disdetta saranno possibili anche attraverso l’app per smartphone e tablet“ER Salute”, disponibile per dispositivi Android, Apple e Windows Phone, che sarà possibile scaricare attraverso gli Store ufficiali. L’app consentirà di verificare le disponibilità dei luoghi per le visite e gli esami nel territorio e di effettuare il pagamento online. Dopo la prenotazione, un servizio di promemoria (recall), tramite telefonata o sms, ricorderà (in molti casi è già così) l’avvicinarsi di un appuntamento.
La campagna informativa “Insieme per una sanità più veloce”
Dal 14 marzo partirà una campagna di comunicazione realizzata dalle Aziende sanitarie con il coordinamento dell’assessorato regionale alle Politiche per la salute per far conoscere a tutti i cittadini dell’Emilia-Romagna le novità previste dal programma di riduzione dei tempi d’attesa e i risultati raggiunti. “Insieme per una sanità più veloce” è il messaggio della campagna, che prevede la diffusione di leaflet, locandine e totem nei poliambulatori e negli ospedali, ma soprattutto una massiccia comunicazione digitale attraverso il sito www.prestoebene-er.it, la nuova app ER Salute, banner sui principali siti d’informazione e una campagna di promozione su Facebook, appoggiandosi alle pagine della Regione e, dove presenti, delle Aziende sanitarie. Su www.prestoebene-er.it (online dal 14 marzo) sarà possibile accedere alle tabelle che riportano la percentuale di visite ed esami realizzati entro i tempi standard, aggiornati ogni settimana, sia a livello regionale sia per ogni ambito territoriale.
Tempi d’attesa: i risultati del programma regionale
Il programma regionale per ridurre i tempi d’attesa per visite ed esami ha previsto un pacchetto di azioni messe in campo in questi mesi dalle Aziende, in base alle differenti situazioni locali: una diversa modulazione delle visite e degli esami, un aumento dell’offerta, anche attraverso convenzioni con il privato accreditato, una maggiore appropriatezza nella gestione delle prime visite, più personale per affrontare le criticità. I risultati: da quando è attivo il nuovo sistema di monitoraggio (9 agosto 2015) al 21 febbraio 2016, sono state rilevate 875.821 prenotazioni di primo accesso. Di queste 823.246 (94%) sono state garantite entro i tempi previsti dalla normativa. Nell’ultima settimana monitorata (15-21 febbraio) il 97,7% di tutte le 42 prestazioni prese in considerazione è stato garantito entro i tempi previsti dalla normativa; all’insediamento della Giunta, oltre un anno fa, era garantito il 58%, a luglio il 73%, a dicembre il 97%.