Non dovrebbe certo servire una mimosa per ricordarci di rispettare la donna. Di certo non dovrebbe servire una data e una festa per ricordarcelo. E in effetti, a parte qualche inevitabile eccezione, il rispetto per la donna non pare essere in discussione, non più ormai. La vera piaga, oggi, è piuttosto rappresentata dalla violenza, una piaga che per un motivo o per l’altro resta drammaticamente d’attualità. Violenze che con il rispetto per le donne non c’entrano nulla: parliamo piuttosto di brutalità, criminalità, ignoranza, delinquenza, parliamo di uomini che uomini non sono… ma esistono, purtroppo. Se un tempo l’8 marzo serviva al gentil sesso per rivendicare diritti, oggi sfortunatamente la realtà è cambiata. Oggi l’8 marzo serve sempre di più a ricordare che le donne non vanno maltrattate o picchiate. Triste, ma è così. Emblematica in questo senso la bellissima iniziativa organizzata da Anpas, Federazione Italiana Kickboxing Muay Thai Savate Shoot Boxe (FIKBMS), Coni con il patrocinio della Polizia di Stato. Una giornata per insegnare alle donne a difendersi. Un corso di autodifesa della durata di un’ora e mezza aperto a tutte le donne di ogni età in cui verranno insegnate alcune tecniche base, facili da usare e del tutto legali. Si tratta di una iniziativa nazionale che a Piacenza si terrà mercoledì 9 marzo dalle 18,30 alle 20 alla palestra Yama Arashi in via Galluzzi 10. Il corso si dividerà in due parti: innanzitutto una lezione teorica tenuta da Stefano Vernelli, Capo di Gabinetto della Questura di Piacenza nonché esperto di tecniche di autodifesa. Seguirà poi una parte pratica presieduta da Paolo Rebecchi, coordinatore regionale di Anpas e maestro di arti marziali.
“L’autodifesa non è qualcosa a cui ci si può approcciare individualmente, senza preparazione – spiega Vernelli – il rischio è di causare troppi danni all’altra persona e di finire in guai giudiziari. Un apprendimento sano e professionale, invece, garantisce una difesa efficace e legale”.
“Il corso è aperto a tutte le donne – spiega Rebecchi – già in occasione delle scorse edizioni hanno partecipato ragazzine adolescenti ma anche donne di 75 anni. Insomma è una lezione adatta davvero a tutte le età. In un’ora e mezza non si possono insegnare tutte le tecniche con completezza, ma ci concentreremo su pochi ed efficaci dettami. Tengo a sottolineare che la partecipazione è del tutto gratuita”.