Sonorità anni ’50 e ’60 con i Two Late Trio e una donna alla batteria

La rassegna Piacenza Suona Jazz da sola ne totalizza sedici e in tutto sono più quaranta i concerti programmati in città e provincia in quaranta giorni per il Piacenza Jazz Fest. Quelli della rassegna “Piacenza Suona Jazz” sono tutti gratuiti e si basano sulla forte sinergia tra i gestori degli otto locali coinvolti e l’associazione culturale Piacenza Jazz Club. Un tale dispiego di forze è stato possibile grazie al fondamentale sostegno della Fondazione di Piacenza e Vigevano, che vede il patrocinio del MiBACT, del Comune e della Provincia di Piacenza nonché della Regione Emilia-Romagna. Stavolta è di nuovo la volta del Tuxedo di via Colombo 101, dove mercoledì 2 marzo alle ore 22.00 si esibiranno i Two Late Trio, formazione composta da organo Hammond, suonato da Alberto Gurrisi, dal sax tenore di Diego Borotti e dalla batteria di Laura Klain. Il sound del trio affonda le proprie radici nel Jazz mainstream degli anni ’50 e ’60, colorito dalle sfumature soul dell’organo Hammond di Gurrisi e dal drumming energico della Klain. Il repertorio comprende composizioni originali del saxofonista Diego Borotti, scritte sui palinsesti melodici e armonici degli standard e alcuni brani del periodo soul-jazz fortemente legati al sound dell’organo. Nato a Milano nel 1984, Alberto Gurrisi studia pianoforte classico per sette anni. Nel 1998 incontra il Jazz, studiando prima il pianoforte poi l’organo Hammond, a cui decide poi di dedicarsi esclusivamente. Incontra diversi musicisti, tra cui il maestro Franco Cerri (con il quale collabora stabilmente dal 2007 a oggi). Ha avuto inoltre la possibilità di suonare con Joe Cohn, Adam Nussbaum, Enrico Rava, Max Ionata, Gegè Telesforo, Fabrizio Bosso, Massimo Manzi, Alfredo Ferrario, Enzo Zirilli, Alessio Menconi, Luigi Tessarollo, Tiziana Ghiglioni, Emilio Soana, Paolo Tomelleri, Tony Arco, Paolo Pellegatti e molti altri.Diego Borotti è un saxofonista e polistrumentista italiano non molto conosciuto dal pubblico del Jazz, date le sue frequentazioni sul versante Pop, decisamente più assidue. Ciò non toglie che sia uno splendido musicista anche jazzisticamente parlando e, tra l’altro, particolarmente adatto alle sonorità ricercate dal “Two Late Trio”, dove la forte presenza dell’organo Hammond di Gurrisi imprime un’impronta squisitamente soul al repertorio.
Laura Klain è una delle rare donne che suonano la batteria e ha un gusto e un groove davvero speciale. Si è avvicinata fin da piccola allo studio delle percussioni etniche e ha intrapreso in giovanissima età la carriera di musicista professionista partecipando a tour mondiali con il gruppo di Eugenio Bennato. A soli sedici anni ha iniziato ad allargare i suoi orizzonti aprendosi allo studio della batteria e scoprendo l’amore per il Jazz. Si è quindi specializzata proprio nel Jazz, concludendo il triennio di studio al Conservatorio “Santa Cecilia” di Roma sotto la guida di Roberto Gatto.“Piacenza Suona Jazz” non conosce soste e prosegue giovedì 3 marzo alle ore 22:00 con un concerto al Baciccia del Gendrickson Mena Funk-Latin Trio.

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