Con modi dolci e fare suadente ha convinto l’anziano che curava a fare testamento in suo favore e a indicarla come beneficiaria di una polizza assicurativa del valore di 75mila euro. Accusata di circonvenzione di incapace, una 45enne piacentina ha patteggiato stamattina (24 febbraio) in tribunale a Piacenza una pena di un anno di reclusione. Si tratta di fatti avvenuti nel 2013. La vittima un 91enne residente in un Comune della Valchero che, rimasto ormai solo con la moglie, faticava a disbrigare le normali faccende quotidiane per cui veniva accudito saltuariamente dalla donna. Assistenza che, sulla carta, sarebbe dovuta essere gratuita e mossa solo da benevolenza. In realtà grazie al successivo intervento dell’amministratore di sostegno, erano venute a galla altre circostanze. L’uomo avrebbe prima modificato la polizza assicurativa che deteneva sostituendo come beneficiaria la moglie con la nuova assistente; e qualche tempo dopo in ospedale, poco prima di un delicato intervento a una gamba, avrebbe firmato un testamento pubblico in cui assegnava post mortem tutti i suoi quattrini alla donna stessa. Gli investigatori hanno voluto vederci chiaro scoprendo che la benefattrice aveva in realtà spinto l’uomo a tali gesti.