Stavano passeggiando lungo la banchina del treno alla stazione ferroviaria di Reggio Emilia, con un trolley e un atteggiamento sospetto. Tanto sospetto che la polizia ha deciso di controllarli. Protagonisti tre uomini di origine georgiana di 36, 30 e 33 anni. Dopo aver visionato i documenti gli agenti hanno chiesto di poter controllare il contenuto della valigia e in effetti si è scoperto che i dubbi dei poliziotti erano perfettamente fondati. All’interno erano riposti una console per videogame X Box, un Ipod, un Pc e alcuni gioielli tra cui due orologi marca Rolex, materiale per diverse migliaia di euro. Alla richiesta di giustificare la provenienza della merce i tre hanno tentennato, incapaci di fornire una spiegazione attendibile. Portati alla questura di Reggio gli agenti hanno deciso di vederci chiaro e hanno preso in considerazione, come punto di partenza, i biglietti in possesso dei tre stranieri, biglietti per un treno proveniente da Piacenza. A quel punto i poliziotti reggiani hanno chiamato la questura piacentina chiedendo se per caso risultasse familiare la merce rinvenuta nel trolley: intuizione geniale. In effetti pochi giorni prima, nella nostra provincia, era stato messo a segno un furto in una abitazione dalla quale erano scomparsi proprio gli oggetti trovati nella valigia del gruppo di stranieri. Per i tre è scattato così l’arresto convalidato dalla Procura di Piacenza alla quale è stato affidato il caso. I tre erano soliti utilizzare per i propri colpi quello che viene definito “grimaldello bulgaro”, una sorta di passepartout in grado di aprire le porte delle abitazioni senza dover ricorrere allo scasso.
Si indaga ora per cercare di capire se i tre si siano resi autori di altri furti: nel trolley, infatti, erano presenti altri oggetti non riconosciuti come bottino di alcun furto. Le fotografie degli oggetti sono riportati in foto, la questura chiede ai nostri lettori vittime di furto di consultare queste immagini nella speranza che ogni oggetto possa essere riconsegnato al legittimo proprietario. Una situazione che offre un assist al questore di Piacenza Salvatore Arena: “Ogni qualvolta si è vittime di furto è importante sporgere denuncia. Non costa nulla e ha una doppia valenza. In primis ci permette di inserire dati importanti nei nostri database, elementi che possono venire utili per indagini future o passate. Secondariamente è utile al cittadino depredato nel caso venisse trovata la merce rubata”.