Poste, consegna a giorni alterni. Foti: “La Regione intervenga”

La decisione di Poste italiane Spa di consegnale la posta “a giorni alterni, dal lunedì al venerdì, su base bisettimanale”, quindi il lunedì, mercoledì e venerdì di una settimana e il martedì e giovedì della settimana successiva, già materia di una interrogazione di Tommaso Foti (Fdi-An) datata 24 agosto 2015, torna al centro di un question time dello stesso consigliere che esorta la Giunta a intervenire per impedire che i disservizi già denunciati nei mesi scorsi, “un caos di cui ha responsabilità politica il Governo Renzi”, gravino sui cittadini.
L’invito di Foti all’esecutivo regionale è quello di non assumere “le posizioni di tipo notarile che fino ad oggi ne hanno contraddistinto il comportamento”, con riferimento alla risposta che l’assessore Emma Petitti aveva dato alla prima interrogazione. “Come era prevedibile- stigmatizza l’esponente di Fdi-An– non appena si è diffusa la notizia che anche l’Emilia-Romagna sarebbe stata toccata da queste inopinate misure di consegna della corrispondenza a giorni alterni, si sono levate vibrate proteste da parte dei cittadini, dei sindaci e di esponenti politici, come anche del Pd che, tuttavia, arriva in ritardo”; ma, ha aggiunto, “il tempo ci sarebbe stato tutto, dalla mia prima interrogazione, per trovare soluzioni”.

Radio Sound

“Il nuovo modello di recapito postale- ha risposto Petitti– è stato autorizzato dall'Autorità di regolamentazione delle comunicazioni ed è quindi frutto di accordi e normative assunti a livello nazionale". "Questo per dire che, pur trattandosi di materia nella quale la Regione non ha facoltà di intervenire in maniera diretta attraverso propri provvedimenti,- ha sottolineato- tuttavia, in un quadro di rispetto delle competenze nazionali, ha sempre garantito un supporto effettivo a sostegno delle istanze delle amministrazioni locali realizzando incontri tra gli interlocutori coinvolti”.
“Sul tema della consegna a giorni alterni, viste tra l'altro le numerose istanze sia di sindaci che di consiglieri- ha aggiunto l'assessore- stiamo approfondendo questa fase di sperimentazione aperta da Poste italiane. Unitamente ad Anci è stato richiesto un incontro urgente per valutare le scelte che si stanno ipotizzando, le conseguenze di queste nuove modalità di recapito e quali realtà sono e saranno interessate e coinvolte, con lo scopo ben chiaro che questa amministrazione adotterà tutte le azioni possibili per garantire l'utenza attraverso un servizio che anche e soprattutto nelle zone periferiche concorra a migliorare la qualità della vita dei residenti”.

“Se vi foste preoccupati per tempo, visto che queste previsioni erano già contemplate nella legge di stabilità del 2015- ha replicato Foti- oggi non ci troveremmo di fronte a questo problema. Non c’è bisogno di nuovi approfondimenti, poiché Poste italiane ha già scritto tutto quello che c’era da sapere: il tema rimane tutto e non è certo con l’ennesimo Tavolo di lavoro, che l’assessore vuole creare, che potrà essere risolto: qui, infatti, in discussione c’è il servizio universalistico di Poste italiane”.