Fermano un'auto per un normale controllo, agenti della polizia municipale vengono aggrediti e finiscono al pronto soccorso. I fatti sono accaduti intorno alle 15 di questo pomeriggio, sabato 13 febbraio. Una pattuglia di vigili urbani ha fermato per un normale controllo una vettura condotta da un giovane macedone che stava transitando in via La Primogenita nei pressi di Borgofaxhall. Dopo essere sceso dall'auto il giovane ha inizialmente finto di collaborare per poi darsi improvvisamente alla fuga a piedi. I vigili hanno immediatamente rincorso il conducente riuscendo a bloccarlo e immobilizzarlo. A quel punto, però, è comparso un altro uomo, forse un parente del ragazzo, che ha iniziato ad aggredire gli agenti tentando di liberare il giovane. Ne è nata una vera e propria zuffa, sedata solo dall'arrivo di una pattuglia dei carabinieri che ha preso in custodia i due riottosi: ora la loro posizione è al vaglio degli inquirenti che stanno anche cercando di capire il motivo che ha convinto alla fuga il conducente. Alla fine quattro agenti della Municipale hanno riportato lesioni non gravi e sono stati raggiunti da due ambulanze del 118 che hanno condotto i vigili al pronto soccorso.
LA PRESA DI POSIZIONE DEL SINDACATO DICCAP SULPL: "MANCANO LE TUTELE PER CHI OPERA IN STRADA"
Episodio gravissimo all’intersezione stradale Via La Primogenita/Via Crescio: durante un normalissimo posto di controllo, ben 4 dei nostri Colleghi sono rimasti feriti perché aggrediti da due uomini di nazionalità straniera. Era dunque un intervento che rientra nella nostra attività ordinaria e quotidiana, attività di polizia stradale; questo dimostra che non c’è diversità tra le competenze della Polizia Locale e le Forze dell’Ordine, se non in termini di tutele. Inoltre, questo episodio è frutto sicuramente anche di un altro nostro limite: non poter avere accesso allo SDI, comporta per gli Agenti che operano su strada il non poter mai sapere nell’immediatezza chi si ha di fronte. Le numerosissime aggressioni che sono ormai all’ordine del giorno e i tanti nostri Caduti nell’adempimento del dovere impongono di riflettere seriamente sulle condizioni in cui quotidianamente gli operatori di Polizia Locale sono costretti a lavorare, rischiando anche la propria vita al pari dei Colleghi delle Forze dell’Ordine. E la tutela in caso di infortunio? A differenza di tutte le altre figure di sicurezza pubblica, agli agenti della Locale è negata la causa di servizio (cioè il riconoscimento della dipendenza dal servizio di una infermità o di lesioni fisiche, contratte appunto, a causa del servizio prestato). In caso di aggressione o invalidità gli operatori di Polizia Locale non hanno diritto a nessuna tutela e a nessun indennizzo per i familiari". La Legge attuale è palesemente inadeguata ed ingiusta e non protegge chi opera su strada; quello che è accaduto oggi ai Colleghi è emblematico dei rischi che corriamo ogni giorno. La politica dal canto sua è sorda e cieca e spesso le stesse Amministrazioni dimostrano di non prendere nella dovuta considerazione il concetto di sicurezza e lo sottovalutano: pensiamo ad esempio a quando talune si ostinano ad insistere nel pretendere pattuglie ciclomontate o consentono che singoli Agenti escano da soli, lasciandoli esposti a tutti i rischi, trascurando l’importanza della pattuglia e quant’altro. Sia a livello Locale che Nazionale occorre invece ragionare in termini di sicurezza per gli operatori e investire realmente su di essa. Inoltre anche l’episodio di oggi avvenuto ha dimostrato che Piacenza non è una città sicura: due stranieri hanno aggredito i nostri Agenti in pieno giorno e sotto gli occhi di tutti. Auguri di pronta guarigione ai nostri Colleghi e massima solidarietà da parte nostra".