Marzeglia re dell’attacco del Piacenza: “Questa è la mia miglior stagione”

Quando arrivò a Piacenza, ad inizio campionato, nessuno poteva immaginare che Adriano Marzeglia sarebbe diventato a suon di reti il goleador biancorosso nella stagione dei record in serie D. Se c’è una palla vagante in area di rigore, o meglio ancora un cross spiovente, lui è lì pronto a piazzare la sua "zampata" vincente. Dopo un calcio di rigore sbagliato ha iniziato a segnare e non si è più fermato. Sono già 16 i sigilli dell’attaccante nato a Milano, ma ormai piacentino acquisito. L'attaccante è intervenuto in diretta sulle frequenze di Radio Sound per parlare della sua stagione sopra le righe e dell'ottimo momento del Piacenza Calcio.

Radio Sound

Possiamo dire che questo è il campionato migliore della tua carriera?
Lo è decisamente e sotto tutti gli aspetti. Ho segnato tanti gol e sono tutte reti importanti che ci permettono di stare in testa. Sono molto felice per come sta andando.

Come ti spieghi questo tuo passo in avanti?
Ho ottenuto quella maturità che serve per fare bene il calciatore. Il Piacenza mi ha coccolato al punto da farmi sempre rendere al massimo. Abbiamo una rosa eccezionale ed ho creato un feeling fantastico con Matteassi e Franchi, ma anche con gli altri attaccanti. Per noi parlano i numeri: abbiamo segnato in tutte le partite a parte una, quella con la Varesina del girone di andata.

Quali i tuoi idoli?
Ho sempre ammirato Vieri, ma nella sua fase calante ho iniziato ad apprezzare anche Toni. Essendo juventino però il mio idolo assoluto è Trezeguez. Lui mi faceva davvero impazzire. I miei preferiti sono attaccanti non proprio fini coi piedi, ma che grazie alle doti fisiche riuscivano a fare tanti gol. Nel mio piccolo ho sempre cercato di prendere qualche spunto da loro.

Una stagione la tua iniziata con un rigore sbagliato…
Incredibile, ma vero. Non mi sarei mai aspettato da quell’errore dal dischetto che la stagione potesse prendere una piega così positiva. Ho avuto la forza di rimettermi in gioco. Grazie al lavoro ho costruito questo bel bottino.

Che effetto fa essere il goleador del Piacenza dei record in serie D?
Parliamoci chiaro, per giocare in certe piazze ci vuole il pelo sullo stomaco. Non tutti possono indossare una maglia come quella del Piacenza. Io cerco sempre di onorarla, conscio del fatto che in passato l’hanno indossata grandi campioni, da Cacia ad Hubner. Mi riempie di gioia e di orgoglio. Cerco sempre di meritarmi gli applausi dei nostri tifosi.

Già 16 gol. Dove vuoi arrivare?
Non ho mai fatto mistero di voler arrivare a 20 gol. Adesso ci siamo vicini, chissà che non riesca anche a spingermi oltre…speriamo.

Ad Olginate il risultato è stato bugiardo…
Confermo. Abbiamo giocato tutta la partita ad una porta. Su un campo orribile abbiamo fatto un brutto primo tempo. Dopo l’errore di Boccanera, uno dei pochi del suo campionato, abbiamo continuato ad attaccare. Quelle palle gol che ci creiamo ogni domenica e che di solito entrano questa volta non sono andate a buon fine. Il Lecco ci ha recuperato due punti, ma non è un dramma. Dobbiamo solo riprendere il nostro passo senza pensare troppo ad altri discorsi.

Che partita deve fare il Piacenza con la Varesina?
Deve giocare da Piacenza sin dal calcio d’inizio. Dobbiamo fare tesoro della partita persa all’andata. Se la squadra metterà in campo al giusta cattiveria penso che non ci sarà partita. Loro verranno qui per difendersi e ripartire il contropiede, come fanno tutti. Generalmente dopo i mezzi passi falsi abbiamo sempre collezionato strisce vincenti: è successo dopo la Varesina all’andata e anche dopo il Ciserano in avvio di ritorno. Sono convinto che succederà ancora.