Moglie segregata in casa e picchiata selvaggiamente, macedone condannato

Per due anni e mezzo aveva sottoposto la moglie a un’autentica tortura: schiaffi, pugni allo stomaco, morsi. Talvolta la segregava in casa. Con l’accusa di maltrattamenti, lesioni e sequestro di persona un macedone di 34 anni residente a Piacenza (difeso dall’avvocato Lorenza Dordoni) è stato condannato a due anni e 6 mesi di reclusione dal giudice Italo Ghitti. Una storia cruda iniziata nel dicembre 2011 e finita nel luglio 2013 quando la donna esasperata non ce l’ha più fatta. La donna veniva costantemente maltrattata e sottoposta a continue vessazioni. In un’occasione venne morsicata al naso. Spesso inoltre il marito costringeva anche il figlioletto a denigrare la madre. Per l’uomo è arrivata la condanna.

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