Autisti contro Seta: “Un sistema per controllarci a distanza e sanzionarci”

Autisti Seta sul piede di guerra, all'origine del braccio di ferro il sistema di controllo a distanza. Si tratta di un sistema satellitare che collega ogni singolo mezzo alla centrale operativa dell'azienda, uno strumento nato per permettere ai conducenti di tenere sott'occhio la propria tabella di marcia, rimanendo consapevoli di essere in anticipo o in ritardo. Secondo i sindacati però l'azienda avrebbe classificati questo sistema come "strumento di lavoro": così facendo, in virtù del Jobs Act, il controllo a distanza potrebbe permettere a Seta di registrare eventuali irregolarità nelle tempistiche dei tragitti e utilizzarle per punire gli autisti con sanzioni disciplinari. "Non ha senso – spiega Fabrizio Badagnani della Faisa Cisal – se il sistema nota che un conducente non sta rispettando i tempi l'azienda potrebbe inviare un controllore a redarguire l'autista, basandosi sul controllo a distanza, invece, le sanzioni arriverebbero settimane dopo l'infrazione. L'autista non si può ricordare cosa è accaduto settimane prima e si troverebbe incapace di giustificare eventuali ritardi sulla tabella di marcia. L'azienda nega ma da Reggio Emilia ci fanno sapere che le sanzioni sono già state comminate".

Radio Sound

PROSSIME GARE DEL TPL: PER VINCERLE SETA DOVRA’ CONSOLIDARE LA SITUAZIONE PATRIMONIALE E COMPRIMERE I COSTI DI GESTIONE, COMPRESO QUELLO DEL PERSONALE

MODENA, 06 FEBBRAIO 2016 – In merito alle affermazioni contenute nel comunicato stampa unitario delle segreterie regionali delle Organizzazioni sindacali Filt-Cgil, Fit-Cisl, UilTrasporti, Faisa-Cisal e Ugl FNA, la Direzione aziendale di Seta conferma che il tema delle ormai imminenti gare per l’affidamento del servizio nei bacini provinciali di Modena, Reggio Emilia e Piacenza è prioritario rispetto ad ogni altra questione. L’azienda ha ben chiaro questo obiettivo e confida che i rappresentanti dei lavoratori non intendano sottovalutarlo o, peggio ancora, strumentalizzarlo a fini esclusivamente propagandistici.

Proprio per ribadire questo concetto, nell’incontro avvenuto giovedì 4 febbraio con le rappresentanze sindacali l’azienda ha voluto far chiarezza sull’attuale situazione economico-patrimoniale, nel convincimento che ciascun interlocutore non intenderà sottrarsi alle proprie responsabilità, ma agirà per il bene dell’azienda, dei suoi lavoratori e dei cittadini che ne utilizzano i servizi.

Appare superfluo ricordare che Seta si trova in una situazione patrimoniale non particolarmente robusta, dovuta alla consistente perdita registrata nel primo esercizio (anno 2012); è altrettanto superfluo – riteniamo – evidenziare come la gestione aziendale abbia consentito di invertire la rotta e chiudere in utile sia l’esercizio 2013 sia quello 2014. Anche per l’esercizio 2015, peraltro, è atteso un risultato positivo, che però non sarà risolutivo ai fini delle sfide rappresentate dalle prossime gare per l’affidamento del servizio.

Per evitare una simile prospettiva, Seta dovrà dimostrare un’adeguata capacità finanziaria, solidità patrimoniale ed un equilibrio economico sostenibile e duraturo. Occorre quindi mettere in pratica ogni possibile intervento di efficientamento, che consenta di comprimere i costi che più incidono sulla gestione delle aziende di trasporto pubblico: personale, carburante, assicurazioni, manutenzione. Di questi, quello relativo al personale presenta i maggiori margini di intervento da parte dell’azienda.

La Direzione aziendale di Seta auspica quindi che nel 2016, per prepararsi al meglio a questi importantissimi appuntamenti, si possa raggiungere una moratoria dei conflitti sindacali ed è altresì fiduciosa che le Organizzazioni dei lavoratori faranno ogni sforzo possibile affinchè Seta possa non soltanto partecipare alle prossime gare, ma soprattutto vincerle.