Tragedia a Lugagnano, disposto l’esame esterno sul corpo di Davide Spinazzola, l’operaio di 31 anni travolto e schiacciato giovedì mattina da una pesante lastra di marmo nell’azienda in cui lavorava. I periti della Medicina del Lavoro, intervenuti sul luogo della tragedia, saranno invece ascoltati dalla Procura: l’obiettivo è accertare le cause dell’infortunio. Una volta concluso l’iter giudiziario sarà concesso ai familiari il nullaosta per funerale e sepoltura.
Da una prima ricostruzione pare che Davide stesse utilizzando un muletto al quale erano agganciate alcune lastre di marmo, una delle quali, per motivi da chiarire, si sarebbe slegata precipitando addosso al 31enne e schiacciandolo. Sul posto erano stati chiamati i vigili del fuoco e il 118, giunto insieme all'eliambulanza dall'ospedale di Parma. All'arrivo dei soccorsi i colleghi avevano già liberato Davide dalla pesante lastra e i sanitari hanno provveduto immediatamente alla rianimazione. Le operazioni, purtroppo, si sono rivelate inutili.
"Purtroppo nonostante tutte le campagne di informazione e prevenzione si continua a morire sul lavoro” commenta il presidente provinciale dell'Anmil Giovanni Ferrari. “Bisogna investire in sicurezza” commentano invece i sindacati, tra cui la Cisl guidata da Marina Molinari. A livello nazionale, nel 2015 (dati gennaio – ottobre) gli infortuni mortali sul lavoro sono stati 729 contro i 628 dell'anno precedente, 101 incidenti in più in un anno.