Imprenditoria piacentina ancora in crisi: poca crescita e calo preoccupante

Il registro delle imprese camerale chiude il 2015 con 30.162 imprese registrate, 264 in meno rispetto al dicembre 2014.

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E’ quindi ancora in negativo il bilancio della dinamica imprenditoriale. Il settore che ha visto un ampliamento più ampio della numerosità è quello delle agenzie di viaggio e servizi alle imprese, le imprese registrate sono infatti 1.235, 33 in più dell’anno precedente. Un risultato positivo a due cifre ha riguardato altresì i servizi di alloggio e ristorazione (+20 imprese), le attività finanziarie ed assicurative (+15 imprese) e le attività professionali, scientifiche e tecniche (+12 imprese).

Numerosi i settori nei quali invece la differenza tra gli stock di imprese 2014 e 2015 è negativa. Si parte con il dato peggiore che è quello che riguarda le costruzioni (-116 aziende), seguito dall’agricoltura (-97 aziende), le attività manifatturiere (-65 imprese) ed il commercio (-64 imprese).

 

Le iscrizioni dell’anno sono state 1.611 mentre le cessazioni 1.666, a cui si sono aggiunte 217 cancellazioni di imprese eseguite d’ufficio.

Se il numero di iscrizioni è lievemente risalito rispetto a quello che si era annotato a fine 2014, va sottolineato che il dato delle cessazioni è sceso di circa 300 unità, ritornando ai valori del 2011.

La differenza tra iscrizioni e cessazioni “congiunturali” ovvero legate alla volontà espressa dagli imprenditori di avviare o chiudere una nuova attività è pari a 55 unità, il che fa calcolare un tasso di crescita negativo e pari allo 0,18%.

Nel confronto con le province vicine emerge una dinamicità del quadro ancora piuttosto contenuta, che assume segno positivo per Parma, Reggio Emilia, Cremona e Lodi e negativo per Pavia.