Aveva deciso di farla finita. E così la mattina del 31 dicembre scorso, una mattina gelida col termometro che segnava – 5 gradi, una donna di 62 anni ha parcheggiato la propria auto in riva al fiume Po, in via Nino Bixio, si è tolta le scarpe e ha appoggiato a terra una foto dei suoi amati nipotini, forse l'unica cosa bella che riteneva esserle rimasta. Poi ha cominciato ad immergersi nelle freddissime acque del grande fiume e ha lasciato che la corrente iniziasse a trasportarla. Fortunatamente il suo gesto è stato notato da alcuni passanti che hanno immediatamente chiamato la polizia. Sul posto è giunta la squadra di turno composta, tra gli altri, dall'agente scelto Daniele Righi. Gli agenti di polizia hanno capito che non potevano attendere oltre e hanno cominciato così a cercare una barca qualsiasi, qualcosa che fosse in grado di stare a galla, trovandola grazie alle indicazioni di due uomini presenti in quel momento. L'aspetto del mezzo avrebbe fatto impallidire chiunque: una barchetta di un metro e mezzo…senza remi. La 62enne, però, era già in acqua da circa 25 minuti e non c'era più tempo da perdere: senza pensarci su due volte l'agente Righi, 31 anni, e uno dei due uomini sono saltati a bordo dell'imbarcazione e hanno cominciato a navigare per raggiungere la donna. Remando con le mani. Tra enormi difficoltà, con le mani rese insensibili dal freddo e le maniche imbevute di acqua ghiacciata, i due hanno finalmente raggiunto la donna, ormai vittima di un assideramento avanzato. I due hanno provato a trascinare la signora sulla barca, ma hanno rischiato seriamente di ribaltarsi e hanno capito che l'operazione era pressoché impossibile. Hanno deciso così di sollevarla quanto basta, tenendole la testa al di sopra del livello del fiume per farla respirare e per farle tornare i sensi. Dopodiché, faticando ovviamente il doppio rispetto all'andata, l'agente Righi e lo sconosciuto sono tornati a riva, remando sempre con le braccia e in più tenendo saldamente la donna per evitare che venisse risucchiata di nuovo dal fiume. Una volta raggiunta la terra i soccorsi del 118 hanno imemdiatamente prestato le prime cure del caso alla 62enne e allo stesso agente di polizia, vittima di un principio di assideramento. La donna oggi sta bene. Il coraggio dell'agente scelto Righi ha donato una seconda chance all'aspirante suicida.
Questa mattina, 29 gennaio, il poliziotto eroe Daniele Righi è stato ospite della trasmissione di Rai Uno "Uno Mattina" all'interno della rubrica "Storie Vere" condotta da Eleonora Daniele. Per l'agente Righi una bellissima sorpresa, un videomessaggio della donna da lui salvata che ha voluto ringraziare pubblicamente il suo salvatore: "Grazie Daniele, sei stato il mio angelo custode. Io ho sbagliato, in quel periodo cercavo la felicità in altri mentre invece dovevo cercarla dentro di me. Ho sbagliato ma ora sono felice perché ho capito tante cose. E lo devo a te, che mi hai salvato rischiando la tua vita".