Nei primi nove mesi del 2015 le esportazioni della provincia di Piacenza sono risultate pari a 2.819 milioni di euro, con un aumento del 3,2% rispetto al valore registrato nel corrispondente periodo del 2014. Positiva la dinamica trimestrale con aumenti progressivi dei volumi esportati: 863 milioni nel primo trimestre, 933 milioni nel secondo e 1.021 nel terzo periodo. Incremento importante anche per le importazioni (+10,8%), che sono arrivate al valore di 2.663 milioni di euro, con una crescita decisamente più consistente rispetto alla Regione e all’Italia.
I prodotti “tipici” della manifattura piacentina hanno registrato nel complesso buone performances, in primis il gruppo dei “Macchinari e apparecchi” che ha fatto segnare una crescita del 7,3% in termini tendenziali, con un valore di 787 milioni di euro, che costituisce una quota pari al 28% delle esportazioni. E’ risultato stazionario l’andamento del gruppo dei “Metalli e prodotti in metallo”, anche se al suo interno la componente dei “Tubi e condotti in acciaio” ha registrato un calo del -8,1%. Significativo il rallentamento riscontrato per il comparto del “Tessile abbigliamento” che nei primi 9 mesi dell’anno ha registrato una contrazione del -11,6%, passando dai 625 milioni esportati nel 2014 ai 553 milioni del 2015. Dinamica positiva per il gruppo dei Computer ed elettronica (+25%) e per gli Apparecchi elettrici (+13,2%).
Si conferma anche il trend espansivo per le vendite all’estero dei prodotti del comparto agroalimentare con un incremento del 13,5%, in continuità con la crescita del 20,7% registrata lo scorso anno. All’interno del comparto si evidenziano le dinamiche positive per il gruppo dei Caseari (+31%) e delle Carni (+3,7%), mentre rallentano le Bevande (-6,9%) ed i Prodotti per l’alimentazione degli animali (-5,4%).
Dinamiche molto differenziate e di segno contrapposto per le aree di destinazione delle esportazioni piacentine. Le differenze sono in parte riferibili all’instabilità politica e alle tensioni, non solo di ordine economico, presenti in numerose aree commerciali. L’Europa è destinataria di oltre il 65% delle merci “made in Piacenza” e se ci riferiamo ai soli paesi dell’area Euro la percentuale è pari al 39,3%. Il gruppo dei paesi dell’Asia Orientale accusa un calo tendenziale del -20,1% (Cina -8,7%, Corea del Sud -52%, Giappone -32%) e risultano in netta flessione anche America del Sud (-9,5%) e Africa (-3,2%). Il gruppo dei paesi del Medio Oriente ha registrato nel suo complesso una crescita del 24,6%, determinata dalla espansione dei flussi di merci verso l’Arabia Saudita (+22,6%), l’Oman (+314%) e l’Azerbaigian (+467%). Nella top ten dei primi dieci paesi per esportazioni la Germania mantiene il primato, seguita dalla Francia, che registra però una flessione del -5,9% e dal Regno Unito che fa segnare un incremento del 15,9%. Crescono significativamente i flussi di merci verso Stati Uniti (+19,1%) e Russia (+35,2%).