Lpr, Molinaroli furioso: “Di questa squadra non saprei proprio chi salvare”

In casa Lpr l’umore è sotto i tacchi. Dopo lo scatto di orgoglio con Civitanova, Piacenza è incappata in una delle sconfitte più pesanti della sua storia recente a Padova. Un ko che ha mandato su tutte le furie il presidente Giudo Molinaroli: “Non ci sono spiegazioni per quello che si è visto in campo. Non avevamo problematiche di natura fisica. E’ la prima volta che mi capita di non riuscire a giudicare né il palleggiatore nè gli attaccanti. Nessuno è riuscito a difendere degnamente una palla. Penso sia un problema mentale, ma mi chiedo come una squadra che ha così tanti giocatori di esperienza possa averne. Se fosse stata una partita di calcio avrei detto che hanno boicottato l’allenatore o hanno venduto la partita. Non è questo il caso, ovviamente”
Tagliare gli stipendi? “Chiaramente è una provocazione. Non è prevista dalla contrattualistica sportiva una cosa del genere. Puoi bloccare gli stipendi per qualche mese, ma poi i contratti vanno rispettati. Quello che intendevo dire è che diventa difficile trovare il modo per sbloccare la squadra da questa situazione, anche perché in palestra i ragazzi si impegnato tantissimo”

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Fortunatamente qualche buona notizia c’è. L’Azionariato Popolare lanciato a fine novembre in pochissimo tempo ha già visto un boom di iscritti: “La quasi totalità della créme imprenditoriale piacentina ha aderito all’iniziativa. Siamo riusciti fare qualcosa di unico. In poco tempo abbiamo raggiunto già 40 tessere, che corrispondono al 40% delle quote. Un successo incredibile che noi stessi non ci aspettavamo”

Il futuro; “Ad inizio anno sapevamo perfettamente che questa era una squadra con dei limiti, ma qualche certezza l’avevamo. Adesso non abbiamo più nemmeno quella, Da chi va in campo a chi sta seduto in panchina non saprei proprio chi salvare”

Intanto la squadra prova a gettarsi alle spalle il periodo difficile e domenica pomeriggio scenderà in campo al Palabanca contro una delle formazioni più attrezzate della Superlega: quella Trento che fino a poco tempo fa era avversario diretto dei biancorossi, e che ora pare onestamente di un altro livello.