Paura sull’argine del Po, 17enne spogliata, imbavagliata e forse stuprata

Condotta a forza nella boscaglia lungo l’argine del Po, spogliata, aggredita e forse violentata. Non è ancora chiaro se abbia subito un vero e proprio stupro, fatto sta che sono drammatici i contorni della vicenda che questo pomeriggio (27 gennaio) sull’argine del Po vicino a Borgotrebbia (Piacenza) ha visto come vittima una ragazza minorenne piacentina, non ancora 17enne. La giovane è stata soccorsa da un uomo che intorno alle 17 l’ha notata mentre arrancava nell’erba. L’ha trovata disperata, seminuda e quasi priva di forze mentre cercava di uscire dalla vegetazione dove qualcuno, forse tre persone (è l’unico dettaglio che la ragazza sarebbe riuscita a dire al suo soccorritore), l’avrebbero condotta a forza, a quanto pare per abusare di lei. L’uomo che l’ha soccorsa ha subito chiamato il 118, i vigili del fuoco e i carabinieri che hanno immediatamente avvertito il magistrato di turno, il pm Emilio Pisante.

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La ragazza è stata trasportata in ospedale per le cure. È sotto choc e non riesce a parlare, di conseguenza non è nemmeno in grado di fornire dettagli di quanto ha subito. Grazie anche le indicazioni del testimone, gli uomini dell’Arma hanno setacciato la zona dove sarebbe avvenuta la violenza, quasi all’altezza della foce del Trebbia. Vicino agli alberi, oltre ai vestiti stracciati della giovane (i calzoni erano stati gettati nell’acqua), i carabinieri hanno trovato un rotolo di nastro adesivo che potrebbe essere stato usato per chiudere la bocca alla ragazzina mentre veniva aggredita. Si attenderà ora di conoscere quello che lai racconterà agli inquirenti. Restano da chiarire diversi aspetti, ad esempio come e con chi la giovane sia arrivata sull’argine. Altro dettaglio importante riguarda gli abiti che i militari dell’Arma hanno trovato sul luogo dell’aggressione: erano abiti normali, non sportivi, e quindi è escluso che la giovane fosse andata sull’argine a fare jogging come si poteva pensare. Non è da escludere, dunque, che possa essere stata rapita altrove e trasportata nella boscaglia dell’argine. 

Se le circostanze dovessero essere confermati saremmo di fronte a un fatto di gravità inaudita in un clima già rovente sul fronte della sicurezza.