Il piacentino Claudio Campari è uno dei personaggi più controversi della federazione reggiana Viva Wrestling, il wrestling italiano veramente autentico. Ed è una piacevole sorpresa perché in questa disciplina che si districa nel limbo tra sport e spettacolo sono pochissimi gli atleti nostrani in attività. Campari è un character divertente ed irriverente, un festaiolo nato che ama far baldoria. Nonostante la gimmick particolarmente apprezzata dai più piccoli il piacentino è molto abile sul quadrato, o meglio sull’esagono, visto che il ring della compagnia ha questa forma molto particolare. Infatti ha recentemente conquistato la cintura di Campione Italiano della federazione. Purtroppo il suo regno si è interrotto bruscamente durante un triple threat hard core.
“Era la seconda volta che difendevo la cintura nella serata – ammette Campari – e ho ricevuto un duro colpo alla schiena con uno stick in bambù giapponese. Per altro non sono nemmeno schienato”
E così sabato sera il lottatore nostrano avrà la sua rivincita titolata. Chissà se potrà iniziare un secondo regno. Per farlo dovrà superare Darkness II, un lottatore che pesa oltre 130 kg, particolarmente ferrato negli hardcore.
Intanto inevitabile il riferimento all’attualità e alla Rumble WWE 2016 che ha visto trionfare ancora Triple H, ben 14 volte campione del mondo.
“I fan di oggi sono terribili. Io sono molto felice per Triple H. Essere 14 volte in cima al mondo penso che sia un dato che parla da solo. Sono felice che sia campione, perché i regni più belli che ricordo sono proprio di The Game”