Confagricoltura, gli agriturismi raddoppiano rispetto ai tre anni precedenti

 Gli imprenditori agricoli dimostrano di avere fiducia nell’investimento sull’attività agrituristica, come opportunità di incremento del reddito, valorizzazione dei prodotti, conservazione del patrimonio immobiliare. “La fotografia che emerge dalle statistiche Istat e conferma la nostra percezione sul settore” – commenta Gianpietro Bisagni, presidente di Agriturist Piacenza, l’associazione che raggruppa le aziende agrituristiche di Confagricoltura. Nel 2014, il numero delle aziende agrituristiche è cresciuto in misura più che doppia (+4,1%) rispetto alla media dei tre anni precedenti (+1,6). Si conferma, nel periodo 2010-2014, l’aumento oltre la media per le aziende di pianura, a conduzione femminile, localizzate nelle Regioni del Mezzogiorno, con servizio di ristorazione. Fra le attività ricreative e culturali (aziende che le propongono + 7.8%), crescono considerevolmente le fattorie didattiche (+71,4%), in crescita anche le attività di degustazione e di ristorazione (aziende +11,6%, posti tavola +9,9%); aumenta anche il numero medio di posti letto per azienda (da 12,5 a 13,1). Diminuisce sensibilmente, invece, l’offerta di equitazione (-25,4%). “Nella nostra regione – sottolinea Bisagni – gli agriturismi sono cresciuti nell’ultimo quinquennio e nella nostra provincia si conferma il trend di crescita. Le aziende agrituristiche attive a Piacenza attualmente sono circa 120, ma ritengo che ci siano ancora spazi di sviluppo, specialmente nelle fasce di territorio pianeggiante e pedecollinare che in passato sono state un po’ tralasciate dall’avvio di queste attività.  In questi anni abbiamo lavorato molto sul concetto di rete territoriale e realizzato progetti interessanti che coinvolgono anche altri attori del sistema turistico-ricettivo locale. Abbiamo ricchezze culturali, paesaggistiche e gastronomiche che i turisti sempre più ricercano. Stiamo attuando insieme agli enti locali progetti di ciclovie; offriamo pacchetti turistici integrati. Expo è stata un’occasione per catalizzare un po’ le energie, ora dobbiamo proseguire. Nuove possibilità potranno venire anche dall’agricoltura sociale – ricorda Bisagni – l’approvazione e l’entrata in vigore a settembre scorso della Legge 141 che ne riconosce il ruolo, la funzione e le caratteristiche è stata una ratifica importante di quest’attività che molte aziende, in gran parte agrituristiche, già svolgono. Anche nella legge regionale n.4/09 dell’agriturismo sono previste agevolazioni specifiche per aziende agrituristiche che offrono questa gamma di servizi”. Proprio in questi giorni si sta svolgendo il primo censimento nazionale dell’agricoltura sociale, promosso da Confagricoltura insieme a Generali Italia e Confindustria, “Un’occasione importante – conclude Bisagni – per capire a che punto siamo e per fotografare le funzioni sociali, ai sensi della legge, che le aziende hanno già posto in essere”.

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