Viaggiare con i pendolari per rendersi conto delle situazioni di disagio, certo, senza però dimenticare alcune promesse fatte in passato e che dovevano essere confermate per il futuro. Questi gli intenti del “sopralluogo” dell’assessore regionale ai Trasporti, Raffaele Donini, questa mattina, mercoledì 13 gennaio, sulla tratta Bologna-Milano, accompagnato dai consigliere regionali del Pd Katia Tarasconi e Gianluigi Molinari.
L’assessore, dopo aver incontrato i pendolari, sia della Valdarda che della città capoluogo – ed aver raccolto le loro richieste – si è fermato in Provincia a Piacenza, in via Garibaldi, dove era atteso per presentare la nuova legge sul consumo di suolo zero.
E’ stato il momento per spiegare la sua esperienza mattutina e in che modo vorrà venire incontro alle richieste che gli sono pervenute: “Il viaggio di oggi ha presentato un leggero sovraffollamento, anche se quando ci sono gli studenti universitari, mi hanno segnalato, la situazione è molto peggiore. E poi mancava una carrozza che non era disponibile. Ci impegnamo a rispondere nel merito a tutte le richieste, persino ai problemi che non riusciremo a risolvere e perché non lo riusciremo a fare. Il primo tema è la sicurezza, visto che ho assistito a passeggeri non muniti di titolo che volevano salire sulle carrozze. Ci impegneremo poi sulle richieste di orario e manterremo le quattro linee aggiuntive che erano state introdotte nel periodo di Expo. Inoltre, siamo impegnati per cercare di attualizzare la fornitura di nuovo materiale rotabile. Gran parte dei disagi riguarda la vetustà dei materiali e, dopo aver aggiudicato la gara del ferro, arriveranno nuovi treni tra il 2018 e il 2019, circa 19. Ma cercheremo di dare qualche risposta prima, anticipando le forniture”.
A illustrare invece nel dettaglio le richieste dei pendolari, ci ha pensato Filippo Ricci dell’Associazione Pendolari della Valdarda: “Il punto centrale riguarda il mantenimento delle quattro linee introdotte per Expo, sul quale abbiamo avuto rassicurazioni. Ma non bisogna dimenticare l’importanza di poter visionare i nuovi orari in tempo utile (almeno un mese prima), per non incorrere in spiacevoli cancellamenti o spostamenti. E ancora, abbiamo proposto che, siccome i treni per Milano sono spesso e volentieri saturi, si aggiungano carrozze ai convogli già esistenti e che venga colmato il vuoto di servizio tra le 19.15 e le 21.20, orario nel quale non sono presenti treni che da Milano fermano a Fiorenzuola. Infine abbiamo chiesto che la stazione della cittadina della Valdarda non venga abbandonata, nel senso che sarebbe necessario mantenere la biglietteria e, anzi, implementare gli orari e cercare di rendere più confortevole una sala d’aspetto troppo spesso non in grado di ospitare tutte le persone che giornalmente sono in attesa del treno”.
Il comunicato di Ettore Fittavolini, presidente dell'Associazione Pendolari di Piacenza:
"Dati oggettivi sul viaggio di stamattina (ricordo che ha viaggiato con noi giornalista munita di telecamera…)
Gente in piedi da Piacenza (ed è periodo di esami universitari, per cui una gran parte di studenti non andava a Milano oggi), altro che leggero affollamento !
A Lodi impossibile che un pendolare che sale possa trovare posto: viaggia e viaggerà sempre in piedi sino a Milano.
Una carrozza (la prima di testa) chiusa e fuori servizio senza che se ne sappia il motivo, il che acquisce il fenomeno del sovraffollamento.
Controllore non pervenuto per tutta la durata del viaggio da Piacenza a Milano, per cui la solita decina extracomunitari senza biglietto che salgono a Piacenza e che scendono a Lodi, facce ben conosciute ai pendolari della Valdarda (che più spesso di me prendono il 2122 ) ma non solo, anche oggi hanno viaggiato gratis.
E la Polfer dov’è ? : anch’essa non pervenuta, e francamente sarebbe opportuno che alla mattina ed alla sera, in orario pendolare, si dessero da fare onde evitare che fauna variegata e molto spesso anche cattiva, aumentasse il senso di insicurezza che già pervade i viaggiatori.
In questo senso il contratto di servizio è palesemente violato.
Da ultimo, vorrei capire oggettivamente perché questo treno ha avuto un aumento di 2 minuti del tempo di percorrenza (prima partiva alle 7,08) mantenendo invariato l’orario di arrivo a Milano Centrale.
E non è che fosse stato in orario, perché oggi tra Reggio Emilia e Fiorenzuola chi lo ha preso ed è salito o sceso (dati dal sito www.viaggiatreno.it ) ha viaggiato con un ritardo di 6 minuti.
Miracolosamente ha recuperato 6 minuti di ritardo tra Fiorenzuola a Piacenza (ovvero ci ha messo 11 minuti invece dei 17 da orario, il 50% del tempo in meno ) , il che dimostra ancora una volta come Trenitalia faccia la furba e dilati a suo piacere negli orari i tempi di percorrenza (ma sono anni che lo diciamo).
Commenti e richieste che ho fatto a Donini come Associazione Pendolari Piacenza.
Sicurezza sui treni, controlli, rispetto del contratto di servizio per numero di carrozze e qualità delle stesse.
Inutilità di trenini come gli Stadler da 3 carrozze che non vanno bene per una tratta di 180 km, ove già i Vivalto da 5 manifestano da anni tutta la loro inadeguatezza.
Ripristino del servizio ferroviario diretto tra Bologna e Torino (cancellato e spezzato in 2 da Peri) e dei collegamenti tra Piacenza e Cremona (tratta di 31 km. prima elettrificata e poi abbandonata da 2 anni, con treni sostituiti da autobus che inquinano e che hanno fatto raddoppiare i tempi di percorrenza) e tra Fidenza e Cremona.
A fronte della sua richiesta di nostro ritorno nel Crufer, ho ribadito che per anni l’organo è stato autoreferenziante alla Regione, inconcludente nei fatti e che finchè avremo certi personaggi pelati che voi tutti conoscete, che non hanno titolo alcuno per prendervi parte, l’organo non avrà credibilità.
Da ultimo, smetterla di parlare a vanvera una volta per tutte di treno veloce, ma capire che l’unica soluzione possibile è quella dell’uso della linea ad Alta Velocità per i pendolari (come da ns. proposta che giace inascoltata dal 2007, pur se pubblicata e premiata dal Ministero delle Infrastrutture) tra Parma e Milano, dato che anche i parmigiani, come noi, godono dell’interconnessione tra le due linee (prendere l’unico AV che collega Piacenza a Roma per capire cosa vuole dire)
Tra l’altro stiamo parlando di palese violazione del protocollo d’intesa siglato tra Comune, FS, Proviancia e Consorzio AV, che invece lo prevedeva espressamente.
Trovatemi un politico piacentino che in questi anni lo abbia ricordato o si sia battuto per questo".
La Regione Emilia Romagna ha avviato il percorso di ascolto per la raccolta di suggerimenti e proposte finalizzate alla formazione della nuova legge.
"Consumo di suolo zero", questo l'intento della Regione, ribadita dall'assessore Raffaele Donini, che ha avviato la riflessione sulla crisi economica e sociale degli ultimi anni, che ha colpito duramente anche il territorio della Regione, ponendo radicalmente in discussione il processo insediativo fin qui conosciuto, ha portato la Giunta Regionale ad inserire la revisione della legislazione regionale in materia di governo del territorio, tra i principali obiettivi del proprio mandato,.
Alla luce del nuovo assetto istituzionale delineato dalla Legge Regionale di riforma del sistema di governo regionale e locale e nella consapevolezza che il nuovo scenario richiede un adeguamento degli strumenti di pianificazione territoriale ed urbanistica per affrontare la sfida della rigenerazione dei sistemi insediativi esistenti verso l’azzeramento del consumo di suolo, la Regione ha avviato il percorso per la riforma della legge urbanistica regionale.
Un obiettivo di tale rilevanza richiede necessariamente la messa a punto di un ampio percorso di partecipazione che coinvolga gli attori principali del territorio regionale: lo scorso 16 settembre 2015, l’Assessore regionale alla Programmazione territoriale Raffaele Donini ha formalmente avviato il percorso, la cui prima tappa è rappresentata dall’ascolto e dalla raccolta di suggerimenti e proposte finalizzate alla formazione della nuova legge.