“Un voto per un ambiente più tutelato e per una bolletta meno salata”. Il Partito Democratico saluta con soddisfazione l'approvazione, avvenuta ieri in Consiglio comunale, della mozione che dice ‘no’ allo scambio di rifiuti con Parma a partire dal 2020 e che impegna l'amministrazione comunale a far sì che venga modificato il Piano Rifiuti Regionale consentendo al termovalorizzatore di Borgoforte di continuare a trattare i rifiuti solidi urbani piacentini ed evitando in tal modo di doverli conferire ad altre province.
“È bene precisare ancora una volta, come ha già fatto il capogruppo in Consiglio comunale Daniel Negri, che il Piano regionale non prevede la chiusura del termovalorizzatore – scrive il Pd – prevede invero che ad esso non vengano più conferiti rifiuti urbani. In tal modo l'impianto continuerebbe a funzionare comunque con rifiuti speciali che hanno un impatto certamente più inquinante. Il Partito Democratico ed il gruppo consigliare PD del Comune di Piacenza sostengono ogni sforzo affinché vengano fatti gli investimenti corretti e affinché il metodo della termovalorizzazione dei rifiuti venga gradualmente superato attraverso metodi innovativi ed economicamente sostenibili. Oggi, dunque, di fronte alla scelta se trasferire i rifiuti del nostro territorio a Parma ospitando camion di rifiuti speciali oppure continuare a conferire all'impianto di Borgoforte i rifiuti del nostro territorio, scegliamo quest'ultima strada. Una scelta oculata e sostenibile, fatta in funzione dell'ambiente e che non provocherà aggravi sulla tariffa rifiuti dei piacentini fino ad oggi mantenuta tra le più basse in regione. In Consiglio comunale c'è stato un voto responsabile verso Piacenza e verso i suoi cittadini. È stata votata una mozione coerente con la legge regionale sui rifiuti, che è molto ambiziosa e che fissa obiettivi che il nostro territorio intende perseguire senza esitazioni. Questo voto è stata l’occasione per Piacenza, ancora una volta su un tema importante, di mostrarsi matura e capace di fare squadra. Adesso la palla passerà ai nostri consiglieri regionali che in Assemblea saranno chiamati ad emendare il Piano in tal senso”.