Nella notte tra l’11 ed il 12 Gennaio, militanti di Lotta Studentesca hanno esposto davanti alle principali scuole di cinquanta città italiane striscioni dal testo “Colonia, Stoccarda, Amburgo Piacenza difendiamoci dall’invasione”, per porre l’accento sulle reali cause che hanno scatenato le violenze di Capodanno nelle città tedesche. "Da Verona a Catania, da Bologna a Matera, si è voluto ribadire come queste violenze trovino la loro origine nella politica criminale dei paesi europei e delle istituzioni Ue, che, fomentando la logica del buonismo e dell’accoglienza, hanno spalancato la porta a milioni di persone provenienti da paesi africani ed asiatici, senza preoccuparsi in merito alle possibili ripercussioni di tali politiche" si legge in una nota inviata alla redazione da Lotta Studentesca. “Colonia è soltanto l’ultima delle città europee che si trova a pagare il conto di una immigrazione selvaggia ed incontrollata” dichiara Andrea Di Cosimo, responsabile nazionale del movimento di studenti. “Gli attentati a Parigi e la persistente tensione a Bruxelles – prosegue – sono la conferma di una politica folle ed in malafede, che finirà per portare alla dissoluzione di quel che resta della cultura e della civiltà europea. Le violenze avvenute durante la notte di Capodanno in Germania, testimoniano non solo l’incapacità delle autorità pubbliche di prevedere e contrastare possibili violenze, ma anche la più completa impreparazione della popolazione civile, che certo non immaginava potessero verificarsi episodi del genere. Noi di Lotta Studentesca riteniamo che si debba procedere immediatamente alla chiusura delle frontiere, come già stanno facendo Svezia e Danimarca. Ma consapevoli dei rischi e delle problematiche presenti anche nelle nostre città, esortiamo i nostri giovani ad essere pronti a difendere la nostra terra e la nostra sicurezza”.
Il consigliere comunale di Forza Italia, Maria Lucia Girometta: dove sono le femministe?
"Sui fatti di Colonia e di altre città nella notte di Capodanno occorre ancora dibattere e soprattutto continuare a ricordare che troppe donne sono state circondate, molestate e aggredite da gruppi di uomini. Uomini si fa per dire.
Gli aggressori erano quasi mille e le loro azioni potrebbero essere state coordinate. Il ministro di giustizia tedesco ha parlato di un “reato di dimensioni completamente nuove”, addirittura preordinato.
Le aggressioni a Colonia, dunque, non sono un caso isolato, ma la punta dell’iceberg di una situazione particolarmente grave . Pensare che quegli aggressori abbiano creduto di avere un diritto assoluto sul corpo delle loro vittime è sconvolgente.
Alla luce di quanto successo, non posso non ricordare le varie manifestazioni di donne e di uomini, con la sciarpa bianca in segno di lutto, contro Berlusconi. Una sciarpa bianca per la dignità. Quasi diecimila in piazza della Scala a Milano per chiedere le dimissioni dell’allora premier. C’erano operai e operaie, impiegati e impiegate, professionisti e professioniste , giornalisti e giornaliste… e in quell’occasione una sindacalista strimpellava che "Questo è solo l´inizio di una mobilitazione più generale ed è il segno che le donne sono sempre in prima fila nell´impegno a sostegno della libertà e della dignità di tutte e tutti".
C’erano tutti i volti famosi di una certa parte politica che, con la solita demagogia, facevano la morale sul “corpo delle donne”, sulle cene di Berlusconi … sulle presunte donne umiliate..
E ora perché tanto silenzio? sarà forse perché di mezzo ci sono degli immigrati? Qualunque sia il motivo, questo silenzio è ipocrita. Dove sono finite le femministe che con la sciarpa bianca respingevano le mortificazioni e le umiliazioni che il genere femminile subiva da quell’uomo senza morale chiamato Silvio?
Come giustificano il silenzio assordante le serie, perbeniste ed impegnate esponenti politiche che per anni hanno avuto come loro primo obiettivo la rivendicazione femminile e che adesso non si espongono per condannare questi terribili fatti?
Come mai, dopo i fatti di Colonia, le signore benpensanti e acculturate non hanno mostrato la loro faccia per urlare al mondo i terribili episodi di violenza sulle donne?
Camminare per strada senza essere molestata è un diritto fondamentale di ogni donna, in qualunque parte del mondo …. le donne sono stanche e sfinite della battaglia che hanno da sempre combattuto. La portata delle violenze a sfondo sessuale contro le donne in tutto il mondo è incredibile, è raccapricciante, è dolorosa e suscita molta rabbia.
La violenza deve essere condannata da tutti; è inutile fare cortei, celebrare il 25 novembre, indire manifestazioni e mostre per combattere la violenza sulle donne e poi far finta di niente nel caso di eventi come questi; occorre essere realisti e tutelare la sicurezza di ogni donna, delle nostre sorelle, delle nostre mamme e delle nostre figlie".