Ci lamenta dei tagli governativi da un lato ma dall'altro si prosegue sulla via degli sprechi. E' in estrema sintesi la posizione di Confedilizia Piacenza che in una nota stampa lancia accuse pesanti al Comune di Piacenza e ai suoi amministratori. La pubblichiamo integralmente.
«I Comuni piacentini lamentano tagli di risorse perché il Governo ha (giustamente) tolto Imu e Tasi alle prime case. Ma, i Comuni, attendono soldi a piè di lista? Perché non si ingegnano a non sprecare (rotonde inutili, lavori inutili e costosi se non dannosi – la specializzazione in materia è di Cisini), a trovarsi le risorse invece di continuare a chiedere solo nuove leggi che li autorizzino a tassare. L’esempio del Consorzio di bonifica (già abbondantemente segnalato da Confedilizia) è sotto gli occhi di tutti: perché i Comuni non chiedono alla Regione, in massa, che essa affidi a loro, invece che al Consorzio, le centinaia di migliaia di euro di stanziamenti che dà al Consorzio per eseguire opere canali, condotte, strade ecc.. (che tra l’altro, lo stesso lascia credere che siano eseguite con suoi soldi) e che meglio, e meno dispersivamente, eseguirebbero i Comuni? O, forse, i Comuni vogliono solo incassare e spendere (o gettar via)?
Altro esempio. Che cura hanno, i Comuni interessati, del bene comune, se non prendono neppure posizione, ufficiale e trasparente, sul problema del traversante sul Trebbia di Mirafiori, sollevato da Legambiente e da Italia nostra? Quale è il motivo (ci sarà pure) in funzione del quale i Comuni, davanti a un’opera come questa di Mirafiori, giacciono supini – a mo’ di tappetino – a fronte di un’opera del Consorzio che, probabilmente, serve solo allo stesso per dilatare la contribuenza (crescente) su terreni e case?
I Comuni prima di chiedere e chiedere, dimostrino coi fatti di essere realmente interpreti dell’interesse generale della comunità formalmente rappresentata».