Piacenza, il presidente Marco Gatti. “Sogno di vincere con cento punti”

In casa Piacenza Calcio lo stop di Natale è stato vissuto con ben altro entusiasmo rispetto al passato. I biancorossi non solo sono i candidati principali alla promozione in Lega Pro, ma hanno addirittura stracciato ogni precedente record di punti fino al giro di boa del campionato. La formazione di Franzini ne ha collezionati ben 50, perdendo  una sola partita e pareggiando due. I numeri di questa corazzata sono davvero formidabili: 44 reti fatte contro le 11 subite e la media di 2,3 gol a partite. Cifre da capogiro che ripagano l’affetto dei tifosi, ma anche gli investimenti dei fratelli Gatti a cui va dato il merito di aver fatto rinascere  la passione biancorossa dopo il fallimento, la pagina più buia del nostro calcio.  

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Le parole del presidente Marco Gatti:

Ad inizio anno si sarebbe mai aspettato di arrivare alla sosta con il record di punti della serie D?
Ci speravamo onestamente, anche se ottenere 50 punti non è impresa semplice. Sarebbe molto bello replicare anche nel girone di ritorno e chiudere con 100 punti. Sarebbe una stagione indimenticabile

Possiamo dire che per i fratelli Gatti è una rivincita?
No non penso si possa definire così. Penso che l’andamento della nostra presidenza sia più che positivo. Il primo anno abbiamo vinto il campionato, poi siamo sempre arrivati nei primi tre. La squadra si è sempre comportata bene. Purtroppo poi a vincere è solamente una. Quest’anno stiamo facendo qualcosa di eccezionale. Ci vuole tempo per ottenere risultati.

Il fatto di avere 13 punti di vantaggio sulla seconda vi consente di iniziare a fare valutazioni sul prossimo anno o è ancora prematuro fare un discorso di questo tipo?
I punti di distacco sono tanti, ma non dobbiamo pensare di aver già vinto il campionato: mancano tanti altri punti all’appello. I ragazzi devono scendere in campo con la stessa cattiveria agonistica dell’andata, cercando di vincere tutte le partite. Chiaramente non lasciamo nulla al caso: abbiamo un bravo direttore sportivo che già nel girone di andata vaglia tantissime squadre. Se dovessimo raggiungere l’obiettivo non ci faremmo trovare impreparati

Un commento sul mercato invernale del Piacenza…
Questo è il primo mercato in cui abbiamo praticamente lasciata immutata la rosa. Solo qualche ritocco. In accordo con Luca Franchi abbiamo deciso di separarci e, di conseguenza, ci mancava una valida alternativa a Marzeglia. Lo abbiamo trovato in Enrico Gherardi. Poi è arrivato un giovane difensore che proviene dalle giovanili dell’Inter come Matteo Colombini . La squadra però è rimasta invariata per il 95%

Suo fratello in una precedente intervista ha affermato che l’arma principale di questa squadra è la forza del gruppo. Ė d’accordo?
Decisamente. Grande merito a chi ha scelto questi giocatori, a partire dal direttore sportivo e dal mister. I giocatori che abbiamo acquistato hanno risposto alle aspettative.  Un plauso a tutto l’ambiente che ha lavorato molto bene.

I tifosi del Piacenza vi sono sempre vicini…
Parlare con me dei tifosi è come sfondare una porta aperta. Mi sento uno di loro. Penso che questo nuovo Piacenza sia nato soprattutto perché i tifosi l’hanno voluto, scegliendo me e mio fratello alla guida. Penso che questa sia una simbiosi che proseguirà ancora per tanti anni.

Cosa si aspetta dalla prima partita del ritorno con il Ciserano?
Una partita difficilissima: è complicato fare bene dopo essere stati fermi per 15 giorni. Speriamo arrivare comunque ad una buona prestazione e di portare a casa la vittoria.