Giuliani fa scendere in campo con Coscione in regia opposto Luburic, centrali Patriarca Kohut schiacciatori di banda Perrin e Ter Horst. Libero Lampariello
Milano in campo con Boninfante-Milushev in diagonale, centrali De Togni e Alletti, Schiacciatori Russomanno e Skrimov Libero Tosi in panchina l’amato ex allenatore biancorosso Luca Monti.
LPR nel primo set primo break dei padroni di casa su ace dell’ex Alletti con l’aiuto del video check, Milano spinge sull’acceleratore grazie a Milushev. In difficoltà in attacco Luburic non passa e obbliga Giuliani a chiedere time out sul 15 a 11 avanti Milano. Entra Zlatanov per Ter Horst. La squadra biancorossa reagisce con il servizio di Luburic e arriva 20 – 18, poi ancora un black out e LPR va sotto 22 a 18. Il tira e molla continua perché il servizio di Kohut riporta a meno uno Piacenza 23 a 22. Nuovamente un errore, banale, di Luburic regala il punto che chiude il parziale 25 a 23.
Secondo set. Rientra in campo con Zlatanov al posto di Ter Horst. Nonostante il punteggio sia sempre in bilico, si evidenziano le difficoltà in attacco. Sbaglia anche Coscione ma i problemi sono in attacco. Piacenza rimane attaccata a Milano per tutto il parziale. Combatte, lotta su tutti i palloni con grande impegno e abnegazione, difficile però accontentarsi di questo. I miglioramenti si vedono ma non sono sufficienti per vincere perché dopo un finale palpitante LPR cade ancora 27 a 25, con rammarico per le occasioni sprecate.
Terzo set. LPR è reattiva nonostante il passivo di 2 a 0, le dieci sconfitte consecutive e 14 set a zero delle ultime gare; ha il merito, oggi, di non mollare mai di cercare il bandolo della matassa per trovare una soluzione ad un incantesimo che sembra non rompersi mai. La squadra ora gioca, con tutti i suoi limiti, ma mette in campo buona qualità con Luburic e Perrin. La ricezione non è perfetta ma poco fallosa e per una volta Coscione può appoggiarsi con discrete percentuali a Luburic. In questo set Piacenza è sempre avanti ma non riesce a prendere il largo. Bravo anche Giuliani ad inserire Sedlacek nel momento cruciale del set (22-20) il quale mette a segno il muro il quale crea un mini break preziosissimo. A chiudere a favore di Piacenza il set ed il nefasto sortilegio, l’attacco di Perrin, 25 -23 a favore LPR.
Quarto set. Sull’onda della vittoria nel parziale, Piacenza inizia con una partenza bruciante (4 a 1) che costringe Luca Monti a chiamare subito time out. Piacenza gioca, ora, con buona continuità sul cambio palla, Milano è in difficoltà, i biancorossi trovano il massimo vantaggio 14 a 8 e 21 a 14. Un super Perrin, non sbaglia mai e si carica del peso dell’attacco. Cresce Piacenza e si aggiudica agevolmente il parziale 25 a 18.
Quinto set da brividi, per le ultime 2 della classifica di Superlega. Un set importante dove la tensione è alta. Milano si appoggia a Milushev per le soluzioni di attacco e trova un break. Bravi i giocatori LPR a reagire e trovare in Coscione un bravissimo alchimista nella distribuzione del gioco. Bravi a limitare con il muro il potenziale d’attacco di Milano. Rimonta caratterizzata da uno stoico capitano Hristo Zlatanov, il quale nonostante i crampi non vuole abbandonare il campo. Suo il punto del 14 a 11 zoppicando. Per la cronaca sarà Kohut a mettere a terra il punto che riporta alla vittoria Piacenza dopo 2 mesi e 10 partite. Torna il sorriso ed il Natale è meno amaro.
Confermato Giuliani sulla panchina si attendono novità importanti e un nuovo acquisto (Libero? Centrale?) alla luce dell’infortunio a Manià che sembra più grave del previsto. Ora un mese di stop per ricaricare le batterie, si torna in campo il 17 gennaio al Palabanca: arriva La Lube Civitanova!
REVIVRE MILANO – LPR PIACENZA 2 – 3 (25-22; 27-25; 23-25; 18-25; 12-15)
Nicola Gobbi