Liceo Gioia, analisi al centro veleni di Pavia. La Procura apre un’inchiesta

Proseguono le indagini su quanto accaduto ieri, venerdì 18 dicembre, al liceo Gioia, intanto la Procura apre un’inchiesta. Intorno alle 8,30 un folto gruppo di studenti e insegnanti ha iniziato ad accusare sintomi da irritazione alla gola, al naso e agli occhi, motivo per cui è stata decisa l’evacuazione di tutti gli studenti e dell’intero personale. Sul posto sono sopraggiunte decine di ambulanze del 118 e della Croce Rossa che hanno condotto altrettanti studenti al pronto soccorso, mentre una cinquantina di persone ha effettuato visite in un centro di primo soccorso allestito nei corridoi dell’edificio adiacente. In tutto sono state circa 70 le persone “visitate”, oltre 1200 gli studenti che si sono riversati in viale Risorgimento. Sul posto anche la polizia municipale impegnata a coordinare la viabilità e i vigili del fuoco che hanno effettuato insieme all’Arpa i rilievi atmosferici all’interno della scuola. Nulla di strano però è stato rilevato e anche i timori di una fuoriuscita di gas o di monossido di carbonio sono stati presto fugati. Proprio per cercare di capire le cause di questa intossicazione l’Ausl ha inviato alcuni campioni di sangue dei pazienti ricoverati in Pronto soccorso al Centro antiveleni di Pavia per gli approfondimenti tossicologici. Intanto si fa largo l’ipotesi dello scherzo di cattivo gusto: non è da escludere che qualche studente possa aver spruzzato una qualche sostanza urticante, sulla falsariga dello spray al peperoncino utilizzato per la difesa personale. Qualsiasi siano le cause la macchina dell’emergenza è stata messa in moto e impegnata per tutta la mattina, e ora la Procura vuole sapere il perché: l’ipotesi di reato è di lesioni colpose, per ora a carica di ignoti.

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La scuola questa mattina sarebbe rimasta chiusa comunque per il normale calendario scolastico settimanale: gli inquirenti ne hanno approfittato per effettuare nuovi sopralluoghi insieme a tecnici specialisti dell’impresa A Tre Sicurezza, mentre all’esterno dell’istituto è rimasta una gazzella dei carabinieri a sorvegliare l’area.