"Quando rovesciò addosso alla madre della benzina ed estrasse l'accendino era pienamente cosciente e lucido". E’ la conclusione della perizia del dottor Corrado Cappa, psichiatra nominato dal giudice per le indagini preliminari di Piacenza Adele Savastano per la vicenda del ragazzo albanese di 27 anni accusato di tentato omicidio pluriaggravato nei confronti della mamma e di resistenza a pubblico ufficiale. Il medico è stato ascoltato stamattina (18 dicembre) in incidente probatorio alla presenza del piemme Emilio Pisante. Il fatto si era verificato all'inizio di settembre a San Giorgio ed era scaturito nel quadro di un rapporto conflittuale tra il ragazzo e la madre. In quell'occasione la reazione del giovane sfiorò il dramma. Il 3 settembre scorso il 27enne rientrò a casa verso le 18.30 con una tanica di benzina e durante un litigio ne buttò una parte addosso alla madre con la quale si era accesa l'ennesima discussione. A scongiurare il peggio fu però il padre, che riuscì a bloccare il giovane non senza fatica. Non finì lì, perché la madre fu poi picchiata dallo stesso figlio con calci e pugni. Qualche ora dopo i carabinieri lo arrestarono prelevandolo all'interno di una roulotte in un camping della zona dove si era rifugiato. Secondo il perito il ragazzo soffre di un disturbo di personalità, "ma non tale da incidere sulla sua capacità di intendere e di volere". In altre parole quando agì, era pienamente in sè. Di diverso avviso la posizione dell'avvocato difensor Matteo Guarnieri che ha chiesto chiarimenti al medico e secondo il quale ci sarebbero elementi che il 27enne non fosse completamente lucido.