AGGIORNAMENTO ORE 17,30 – In riferimento alla maxi emergenza scattata questa mattina al liceo Gioia di Piacenza, l'Ausl di Piacenza comunica che l’unità di valutazione sanitaria attivata in loco ha valutato complessivamente settanta persone, tra studenti, insegnanti e personale non docente dell’istituto superiore. "La sintomatologia più diffusa riguardava naso e gola – si legge in una nota dell'Ausl – per inalazione di una sostanza volatile con evidenti caratteristiche irritanti per le vie respiratorie superiori. L’allarme è scattato attorno alle ore 8.30. La centrale operativa Emilia Ovest ha immediatamente allertato tutto il sistema di Emergenza territoriale piacentino e tutti gli enti non sanitari preposti. In un edificio limitrofo al liceo Gioia, che nel frattempo è stato evacuato, è stata allestita tempestivamente un’area di valutazione delle persone sintomatiche. La squadra dell’Azienda Usl era formata dal personale dell’automedica e dell’autoinfermieristica, con un medico, due infermieri e due autisti soccorritori. In loco erano presenti anche il direttore della rete Emergenza Urgenza Enrica Rossi e il coordinatore Stefano Nani, che hanno tenuto i contatti con la dirigenza dell’istituto e con tutti gli altri enti e istituzioni presenti, in particolar modo Prefettura, Vigili del Fuoco, Forze dell’Ordine e Arpa. Sono state immediatamente allertate anche Croce Rossa e Anpas: alle associazioni è stato chiesto un rinforzo dei mezzi e dei volontari in servizio in quel momento in città. Non è invece stato necessario, come ipotizzato in un primo momento, istituire un posto medico avanzato esterno. Nell’area di visita allestita i professionisti dell’Azienda hanno preso in carico le persone: per dieci di esse si è ritenuto necessario un trasporto in Pronto soccorso. Una volta eseguiti gli accertamenti necessari, tutti i ricoverati in ospedale sono stati dimessi in poche ore. Completate le verifiche ambientali eseguite dai Vigili del Fuoco, Carabinieri dei Nas e Arpa, anche le altre sessanta persone (nel frattempo diventate asintomatiche) hanno potuto far ritorno a casa. Per quanto riguarda invece la natura della sostanza irritante che ha provocato l’emergenza, campioni di sangue dei pazienti ricoverati in Pronto soccorso sono stati inviati al Centro antiveleni di riferimento di Pavia, che per tutta la mattina è rimasto in stretto contatto con i sanitari piacentini, per i necessari approfondimenti tossicologici. A conclusione di questo evento, che può a buon diritto rientrare nella casistica della maxi emergenza, si può concludere che la rete dell’emergenza urgenza piacentina ha dimostrato una perfetta sinergia tra centrale 118, emergenza territoriale, Pronto soccorso, rete del volontariato, enti e istituzioni non sanitarie".
Oltre mille studenti evacuati, una decina di persone finite in ospedale e più di cinquanta visitati in un punto medico allestito per l'occasione. Tutto questo per uno scherzo. Almeno questa, al momento, pare l'ipotesi più accreditata con riferimento all'episodio che questa mattina, venerdì 18 dicembre, ha avuto come teatro il liceo Melchiorre Gioia di Piacenza.
L'allarme è stato lanciato nella prima mattinata dall'interno della scuola dopo che alcune persone – una insegnante, il titolare del bar dell'istituito e qualche studente – si sono sentite male. Sulle prime si era parlato di fuga di gas e di possibile intossicazione da monossido e i vigili del fuoco, intervenuti con il Nucleo Nbcr, hanno deciso per l'evacuazione immediata di tutti gli studenti e del personale. Vista la quantità di persone è scattato il protocollo di gestione delle emergenze che ha coinvolto Anpas e Croce Rossa Italiana coordinate dal 118, e successivamente l'Arpa oltre all'Ausl.
L'ipotesi monossido è tuttavia presto sfumata: i sintomi erano ben diversi da quelli provocati da un'intossicazione da monossido. Potrebbe trattarsi, al contrario, di una sostanza diffusa in aria. E c'è già chi parla di scherzo.
Lo ha in parte confermato anche il preside Maurizio Sartini, particolarmente amareggiato per l’accaduto: “In mattinata alcune persone non si erano sentite bene, nel locale adibito a bar. Circa 3-4 ragazzi accusavano di avere la gola infiammata e un sapore ferroso in bocca. Ma l’Ausl non ha rilevato sostanze pericolose nell’aria, così come non c’è stata nessuna fuoriuscita dagli impianti. Per cui sembra proprio che possa essersi trattato di uno scherzo, che però ha causato grandissimi problemi”.