“Confesso che quando il presidente della Regione, Stefano Bonaccini ha parlato di azzerare le liste d'attesa ho pensato che non avremmo mangiato il panettone”. Così Luca Baldino, direttore dell’Ausl di Piacenza, ha ammesso lo sforzo da parte dell’Azienda sanitaria locale per seguire i nuovi standard. “Ma l'obiettivo è raggiunto” ha detto soddisfatto. Per il 99%, almeno secondo i dati resi noti oggi, lunedì 14 dicembre, il 90% delle prime visite vengono svolte entro 30 giorni e anche il 90% delle prestazioni strumentali vengono espletate entro 60 giorni. “Il tema vero sarà mantenere questi risultati. È aumentata la produzione specialistica e le visite, abbiamo assunto nuovo personale (sei medici specializzati), ampliato le offerte di prestazioni ambulatoriali, esteso l'orario di accesso e avviato l'overbooking dinamico. In più abbiamo facilitato l'accesso, con un nuovo sistema informatico e la pianificazione di un programma formativo per gli operatori”.
Inoltre il direttore ha spiegato che “siamo partiti a gennaio con pochissime prestazioni in cui si riusciva a garantire questi tempi di attesa, mentre adesso i risultati sono tutti in linea. Quasi il 100% dei casi”. Unico neo emerge estrapolando i risultati divisi per distretto: la visita neurologica nel distretto di Lavante, che rimane al 67% dei casi. Mentre le prestazioni strumentali sono in linea.
Le risorse investite a livello locale riguardano 10mila ore aggiuntive per un costo di 500mila euro e i sei nuovi medici per un costo di poco meno di 200mila euro (il prossimo anno circa 400mila euro, visto che lavoreranno dall’inizio dell’anno).
Inoltre, Baldino ha dettato i propositi per il 2016: “Sono due i fronti su cui intervenire: l'appropriatezza dei nostri specialisti e riempire i buchi delle prenotazioni. Però è importante il senso civico dei cittadini, in questo caso. A breve verrà introdotta un'app unica per disdire le prenotazioni e bisognerà lavorare sulle prestazioni degli operatori, del call center e spostare le prenotazioni sul versante via web e via app. Cerchiamo sempre di più di non far presentare il cittadino agli sportelli, anche se a volte è necessaria l'integrazione con un operatore.
Infine avviare un sistema simile per altri tipi di prestazioni, come gli interventi chirurgici, almeno quelli oncologici”.
Infine è stato ribadito come, dalla Regione. stiano per arrivare i "malus", cioè le penalizzazioni per coloro che avranno dopo aver prenotato una visita poi non si presenteranno. “Basta disdire entro 48 ore – ha concluso il dierettore dell’Ausl – e siamo in gro di mettere in lista qualcun altro”.