Borgonovo, bar derubato 31 volte. “Andiamo avanti, ma nessuno ci assicura”

Trentuno furti in vent’anni. L’ultimo nel luglio scorso. Passati alcuni mesi, siamo tornati a sentire come se la passa il bar “Il Chiosco”, tra Borgonovo e Castelsangiovanni, che era salito alla ribalta nazionale per aver subito questa serie impressionante di colpi ad opera dei ladri. Anche perché i titolari avevano annunciato di voler chiudere e invece Giovanna Bernini e Gianfranco Carini, hanno assicurato che nonostante le difficoltà andranno avanti. Unico neo – e non da poco -, che da più di sei anni nessuna assicurazione è disposta a fargli stipulare una polizza

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“Di questo passo non ci resta che chiudere”, si era sfogato nel luglio scorso Gianfranco, che porta avanti da anni l'area di servizio Esso in località La Gatta, lungo la provinciale 412 tra Castelsangiovanni e Borgonovo. “Non riesco a spiegarmi il perché di tanto accanimento da parte di questi ladri che ogni volta ci arrecano anche danni ingenti per portare via poco o nulla. Noi siamo arrivati all'esasperazione”. 
Ma dopo un periodo di comprensibile riflessione, lui e la compagna hanno deciso di non darla vinta ai delinquenti: “Andiamo avanti, cercando di lavorare bene. Speriamo solo che le forze dell’ordine abbiano più risorse per i controlli e che qualche assicurazione, dopo sei anni, ci permetta di avere un po’ di copertura”. 

Naturalmente non sembra facile continuare con un’attività, soprattutto se “visitata” dai ladri per ben 31 volte e sulla quale non è possibile stipulare un’assicurazione. Ma Giancarlo e Giovanna, nonostante tutto, sono decisi a non mollare: “Abbiamo installato allarmi, telecamere, paghiamo la vigilanza privata e avremmo anche speso più soldi per l’assicurazione, perché capiamo di avere un’attività a rischio. Però non ce la andiamo a cercare”. 

Certo è, hanno aggiunto, che “a parte i giornalisti, persino a livello nazionale, nessun politico o rappresentante delle istituzioni ci ha mai fatto visita o sentire la loro vicinanza. Ma almeno dovrebbero inasprire le pene, così non siamo tutelati. Le forze dell’ordine, se li prendono, fanno il verbale e li lasciano andare se non commettono delitti gravi. Però ogni furto, non solo ci hanno portato via dei soldi ma ci hanno spaccato tutto, danni da migliaia di euro”. 

Comunque, Giancarlo e Giovanna, pur avendo ammesso “che il clima non è per niente buono, ormai i furti come quelli che abbiamo avuto noi sono all’ordine del giorno”, hanno assicurato che non hanno mai pensato a dotarsi di armi per difendersi: “No, perché un’arma è un pericolo sia per noi che per gli altri. E se ce l’hai sei portato ad usarla per difenderti ma poi è sempre colpa tua lo stesso, perché ti accusano di eccesso di legittima difesa. A noi basterebbe lavorare e poter essere tranquilli la notte”.