La squadra mobile della polizia, durante un pattugliamento, aveva fermato nel giugno scorso un tunisino di 29 anni senza fissa dimora accusato di essere l'autore dei furti di borsette nel parcheggio di viale Sant'Ambrogio. Alla fine si era scoperto non essere lui il responsabile, ma essendo risultato clandestino con precedenti per vari reati nel Milanese e a Bologna era stato espulso con intimazione. Ebbene, il 29enne è stato ritrovato in giro per strada l'altro giorno sempre dalla polizia. La questura di Piacenza ha così chiesto e ricevuto il via libera dal Cie di Caltanissetta, ma una volta salito sull'aereo a Milano Linate l'uomo ha iniziato a dare in escandescenze urlando e picchiando contro le pareti dell'aereo. A quel punto il comandante dell'apparecchio ha chiesto alla polizia di portarlo via e gli agenti sono stati costretti a scendere con il tunisino. "Pensavate davvero che mi sarei fatto espellere così facilmente?" ha detto agli agenti prendendoli in giro.
A quel punto, allora, la questura ha voluto andare fino in fondo e ha chiesto ospitalità, trovandola, al Cie di Bari. I poliziotti, memori del comportamento adottato dal tunisino a bordo dell'aereo, hanno deciso di accompagnarlo a Bari in auto e sono partiti ieri sera, lunedì 1 dicembre, alle 23,30. "Non ce la farete a mandarmi via da Piacenza" continuava a dire con aria di sfida ai poliziotti. Alla fine invece se ne è andato.
La questura, considerati i precedenti per furto, spaccio di droga e quant'altro, ha ritenuto importante per tutta la cittadinanza allontanare da Piacenza questo personaggio che, dopo aver commesso per anni reati di vario genere, ha "regalato" ai cittadini quest'ultima spesa ingente in fatto di soldi e agenti sottratti per due giorni al normale servizio.