Alluvione, dalla Regione un milione (oltre ai 20) per gli impianti sportivi

Via libera dal Dipartimento nazionale di Protezione civile al Piano dei primi 71 interventi per 10 milioni di euro, messo a punto dalla Regione per ripristinare le principali opere danneggiate e provvedere alla sistemazione di edifici di pubblica utilità, argini e tratti di viabilità più colpiti nei territori del piacentino e parmense interessati dall’alluvione del 13 e 14 settembre 2015.

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La notizia dell’approvazione del Piano è stata portata oggi dal presidente della Regione Emilia-Romagna, Stefano Bonaccini e dall’assessore regionale alla Difesa del suolo, Paola Gazzolo, ai sindaci delle zone colpite riuniti oggi insieme al presidente della Provincia di Piacenza Francesco Rolleri e ai vertici della Protezione civile regionale a Bobbio (Pc) in sede di Comitato istituzionale sull’alluvione, il terzo dopo quelli che si sono svolti lo scorso 1 ottobre a Farini (uno dei comuni più colpiti) e il 23 ottobre nella sede della Provincia di Piacenza.
“Con l'approvazione di questo piano  – ha commentato il presidente Bonaccini – fra cantieri in corso e in avvio sono programmati interventi per  oltre 20 milioni di euro. Confermiamo i nostri impegni in tempi record. Confidiamo ora nel provvedimento del Governo che, nell’ambito della legge di stabilità, prevede 1,5 miliardi per risarcimento danni a cittadini e imprese  su tutto il territorio nazionale. la nostra Regione è interessata per cinque stati d'emergenza dal 2013 a oggi".
Il presidente ha anche annunciato che “ci sarà disponibilità di un ulteriore milione di euro, che abbiamo deciso di destinare a un bando regionale per Comuni che abbiano visto colpiti fino alla distruzione i propri impianti sportivi. Credo che la maggior parte riguardi il piacentino, soprattutto quelle piccole comunità in cui dovranno essere ripristinate strutture che abbiano una valenza sociale". 
“Inoltre, nella legge di stabilità regionale 2016 –  aggiunge l'assessore Gazzolo – abbiamo assegnato altri due milioni per completare le difese spondali compromesse e per la rimozione dei detriti dagli alvei".

Insieme agli interventi programmati partiranno lavori per oltre 850 mila dall’Aipo e 1,2 milioni dal Servizio tecnico di bacino del fiume Po.