La famiglie più tassate d’ Italia abitano a Reggio Calabria e quelle piacentine occupano un onorevole 31esimo posto. E’ quanto emerge da uno studio della CGIA di Mestre che ha analizzato il carico fiscale gravante nel 2015 su un nucleo familiare medio composto da un lavoratore dipendente con coniuge e figlio a carico.
Questa famiglia “tipo” ha un reddito annuo di 31.000 euro (pari a una retribuzione mensile netta di 1.900 euro),vive in un’abitazione di proprietà di 100 metri quadrati (rendita catastale di 500 euro) e possiede un autovettura di media cilindrata. La CGIA precisa che sono stati presi in esame 50 Comuni capoluogo: 19 di regione e 31 di provincia con più di 100.000 abitanti.
Reggio Calabria, come dicevamo, vanta il non certo piacevole primato con i suoi abitanti costretti a sborsare nel 2015 ben 7684 euro a famiglia, divisi tra Irpef, addizionali comunali e regionali all’Irpef, Tasi, bollo auto e Tari. All' ultimo posto si trova Udine con 6901 euro a famiglia. Tra il primo e l’ ultimo classificato c’è una differenza di 783 euro, un divario non da poco che però non ha alcuna giustificazione, commenta il coordinatore dell’Ufficio Studi Paolo Zabeo, se si considera la qualità e la quantità dei servizi offerti.
Piacenza si classifica 31 esima con 7257euro: i valori di TASI e bollo auto sono sostanzialmente simili alla prima classificata Reggio Calabria ma è superiore l' importo delle addizionali Irpef regionale e comunale, così come lo è la TARI: per la città in riva allo Stretto si parla di oltre 200 euro in più che gli abitanti corrispondono solo per quest’ ultima imposta.
In totale, tra Reggio e Piacenza, le famiglie calabresi hanno versato, nel 2015, 427 euro in più. Il discorso cambia se si fa il paragone con Udine: le famiglie friulane pagano 356 euro in meno rispetto alle nostre.
Nel 2016, sempre secondo l’ Ufficio Studi della CGIA di Mestre, la situazione è destinata a migliorare, seppure di poco, con l’abolizione della Tasi sulla prima casa.
Le famiglie italiane risparmieranno così, mediamente, tra i 200 e i 250 euro, inoltre dal 2018 si potrà beneficiare di un consistente taglio dell’Irpef, così come annunciato dal governo. In attesa di questa misura, comunque, il carico fiscale non dovrebbe subire significative variazioni.