Piacentini sempre più poveri. E quando la crisi continua a mordere pesantemente, a farne le spese sono anche i fedeli amici a quattro zampe: sempre più concittadini infatti rinunciano alle proprietà di cani e gatti riconsegnandoli al canile, o al gattile, perché non hanno più le risorse economiche per mantenerli. A dirlo sono i numeri, impietosi, che fotografano lo spaccato di una realtà dove la crisi costringe anche i sentimenti a soccombere. I dati del Servizio animali del Comune di Piacenza sono aggiornati al 19 novembre 2015. Rispetto allo scorso anno le rinunce di proprietà dei cani sono cresciute del 70% passando da 10 a 17. Ancor peggio con i gatti con rinunce passate da 8 a 15, quasi il 100%. Numeri già eloquenti, che non possono tenere conto dell’ancor più desolante fenomeno di quei proprietari che abbandonano i propri animali magari in una stradina secondaria nell’oscurità. Logica conseguenza anche il crollo delle adozioni. Nel 2014 al canile di via Bubba erano state 164, nel 2015 solo 62; mentre risulta invariata l’adozione per i gatti, 57 erano nel 2014 e tali sono rimasti nell’anno che volge al termine. La crisi si diceva. “I proprietari faticano al mantenimento – spiega l’assessore competente Giulia Piroli – spesso arrivano al canile cani anziani per cui i proprietari non riescono più a farsi carico delle cure necessarie”. Dunque canile e gattile si ripopolano in maniera preoccupante: “Stiamo cercando di incentivare le adozioni come possiamo – continua Piroli – già ci sono in atto delle iniziative, come “Canili aperti”, ma siamo propensi a studiarne altre”.