Si finge maresciallo per vendere un abbonamento alla rivista ufficiale dell’Arma “Il carabiniere” ma la vittima designata fiuta l’inganno. E’ accaduto alcuni giorni fa. Una donna piacentina di 42 anni ha ricevuto una telefonata da un uomo che si è presentato come maresciallo dei carabinieri. Quest’ultimo ha iniziato a proporre un abbonamento annuale per il 2016 alla rivista per un costo complessivo di 387 euro. La donna, però, ha ben presto intuito il raggiro e dopo aver cordialmente declinato la proposta ha contattato i carabinieri, quelli veri, raccontando quanto accaduto. I militari si sono messi subito all’opera e dopo giorni di indagine sono riusciti a risalire all’autore del raggiro. Si tratta di un 42enne originario di Palermo ma residente a Milano, denunciato per truffa.
Non è la prima volta che viene messa in atto questa tipologia di truffa, anzi. In alcuni casi capita che i malintenzionati propongano riviste dal titolo diverso, con i nomi più disparati, ma sempre e comunque dedicate ai carabinieri. Questo per un motivo ben preciso: il truffatore, presentandosi come un ufficiale, cerca di far leva sul rispetto e sull’ammirazione che la gente nutre per l’Arma chiedendo un contributo economico. E in effetti molti cittadini, pensando di dare un aiuto concreto ai benvoluti carabinieri, accettano e sottoscrivono questi abbonamenti. La realtà però è che i carabinieri non telefonano ai cittadini né per proporre abbonamenti a riviste, né tanto meno per chiedere contributi economici.