Il piacentino Federico Ghizzoni, amministratore delegato di Unicredit, premiato come manager dell’anno? “E’ eticamente sbagliato”. Lo pensa Danilo Toninelli, parlamentare del Movimento 5 Stelle, che l’altra sera è stato in visita alla pizzata di beneficenza per raccogliere fondi che verranno devoluti agli alluvionati nel Piacentino.
L’ad sarà premiato da Federmanager Piacenza come manager dell’anno 2015 e la cerimonia si svolgerà a Palazzo Galli il 12 dicembre alle 18.
Il presidente di Federmanager Giacomo Bridelli aveva così motivato la decisione: “E’ un premio che assegniamo da 5 anni ai manager che sono espressione delle potenzialità del nostro territorio a livello nazionale, quest’anno abbiamo scelto un professionista di respiro internazionale come Federico Ghizzoni. Piacenza esporta managerialità ad altissimo livello”.
Un premio che però ha fatto storcere il naso a molti, soprattutto perché l’annuncio è arrivato poche ore dopo che lo stesso Ghizzoni aveva annunciato 6.900 esuberi di dipendenti in tutta Italia e oltre 18mila in tutta Europa, con la chiusura di 800 filiali. "E' un piano rigoroso e serio e al tempo stesso ambizioso", lo aveva definito Ghizzoni durante la presentazione del bilancio.
Molto critico il Movimento 5 Stelle: “Non merita un premio del genere, che ha una valenza etica e onorifica. Perché la crisi che sta facendo chiudere le imprese piccole e medie è stata causata dalla spudoratezza delle banche – ha detto Toninelli -. Unicredit, per esempio, ha investito in derivati e ha fatto partire il disastro nel mondo finanziario. E Ghizzoni è uno dei responsabili della crisi italiana. Non dare il premio invece a un piccolo manager o imprenditore che sputa sangue, che ha amore per il proprio lavoro ed è riuscito a sopravvivere nonostante le banche mi sembra un errore”.
Sulla stessa linea il consigliere comunale Cinque Stelle, Mirta Quagliaroli, che ha ricordato poi alcune vicende giudiziarie nelle quali è rimasto coinvolto l’ad di Unicredit: “In questi anni la banca diretta da Ghizzoni è stata oggetto di alcuni scandali per cui ricevere un premio come manager dell'anno, dopo aver annunciato 6mila e 900 esuberi mi sembra molto azzardato. Secondo noi le persone da premiare sono quelle che fanno impresa e creano posti di lavoro, non che li distruggono, che non si arrendono alla crisi che puntano sui giovani e sulle nuove tecnologie, sull'innovazione. E ce ne sono, basta guardarsi in giro. Mentre qui viene premiato chi ha creato questa crisi finanziaria: le banche”.