FALSO MOVIMENTOsoliloquio teatraledi/conPino L’Abbadessa sotto la guida di Franz Kafka
14 NOVEMBRE 2015 Ore 21,15 al TEATRO TRIESTE 34 PIACENZA
Un attore in scena, dentro la sua tana, la sua fortezzaScava, costruisce, progetta, rimuove, (s)ragiona di mondi diversi. Il nemico è fuori o dentro?Quale strategia per la propria libertà?E’ meglio starsene barricati nella fortezza e sviare sciacalli e manipolatori?O è più utile appostarsi all’esterno e contemplare da lì la propria sicurezza?Aria aperta del bosco o gallerie e spiazzi sotterranei?Quadrante misurato o tempo illimitato?Domande, sempre domande, ancora di più domandeRisposte?
Pino L’Abbadessa è in scena a Km 0 il 14 novembre al Teatro Trieste 34 di Piacenza, ore 21,15.Sotto la guida virtuale di Franz Kafka tesse i pensieri di un soliloquio tra il teatro e la narrazione.Generato da ” La Tana “, uno degli ultimi racconti scritti da Kafka nel 1923, ” Falso movimento ” è una riflessione sulla libertà individuale e collettiva.Metà umano e metà animale il protagonista racconta e rivive in prima persona la costruzione della propria casa tra ansie esistenziali e quiete planetaria, tra strategie difensive e piaceri quotidiani.
E dopo un ordito infinito di parole e una trama di pensieri illimitati, tutto alla fine rimane immutato, come se nulla fosse successo.Unico elemento variato il teatro, l’atto teatrale, vero e concreto esperimento di condivisione in diretta tra attore e spettatore.
Cenerentola folk – domenica 15 novembre ore 16:30
con Stefano Bresciani e Valerio Maffiolettitesto e regia Luca Radaellicostumi Cinzia Mascheroniluci Graziano Venturuzzo
Chi realizzerà la scarpetta di Cenerentola? Chi confezionerà il vestito buono con cui andare al ballo? Un sarto e un ciabattino alle dipendenze della perfida matrigna sono indaffaratissimi: tutte le ragazze da marito del paese hanno commissionato loro del lavoro per la gran festa. Gli artigiani trovano però il tempo di consolare e aiutare quella povera sguattera, costretta dalla crudele signora Lucrezia ai lavori più umili. E’ solidarietà quella che sentono: non sono anche loro umili lavoratori? Se otto ore vi sembran poche provate voi a lavorar! Così, imbracciati ukulele e chitarra, alzano il loro canto per raccontare le gesta della loro eroina: Cenerentola, l’umile serva che diventerà regina.
Sull’onda del successo del precedente Cappuccetto Blues, Teatro Invito si impegna ancora nella trasposizione di una fiaba classica in chiave di Teatro Canzone: I due lavoranti raccontano l’emancipazione di Cenerentola cadenzando lo svolgersi della trama con spassose canzoni originali, in stile popolare, e il rapporto tra i due attori gode della giusta dose di ironia scanzonata.
Consigliato per ragazzi dai 5 anni e per un pubblico di famiglie.
Spettacolo sostenuto dal progetto Next di regione Lombardia.