(DOPPIA) Confedilizia contro il Consorzio : “Siano sospese le elezioni”

Affollata assemblea dei soci della Confedilizia di Piacenza sul tema dei rivi urbani sottostanti la città di Piacenza. La situazione, sotto il profilo storico e giuridico, è stata ricostruita dal Presidente Corrado Sforza Fogliani: vennero dedotti dal Comune verso il 1200; hanno svolto per anni funzione fognaria; sono sempre stati pacificamente ritenuti di proprietà comunale; il Consorzio rivi urbani venne sciolto dal Comune, quale capoconsorte, nel 1995, con atto che attribuì al Comune stesso la somma esistente nelle casse del Consorzio (più di 100 milioni di lire) e, nel contempo, assegnò all’Amnu (l’azienda municipalizzata delle nettezza urbana del tempo) la manutenzione dei rivi stessi. Oggi, però, un parere di un ufficio del Comune invocherebbe – per la prima volta in assoluto – l’art. 840 del Codice civile (risalente al 1942, com’è noto) per sostenere che i rivi, e la conseguente manutenzione, sono di proprietà (e competenza) dei proprietari delle case sovrastanti i rivi stessi. Una tesi che l’avv. Sforza ha definito, a suo avviso, “totalmente infondata” e, comunque, “collidente con la storia e il diritto”. A seguito di questa esposizione, ha preso la parola l’assessore comunale Silvio Bisotti che, dato atto dell’esattezza della “ricostruzione” del problema da parte della Confedilizia, ha peraltro fatto presente che il Consorzio di bonifica e l’Iren (che pure, tempo fa, ha ricostruito un rivo) respingono ogni competenza ed obbligo. All’intervento (registrato, e presente sul sito e sulla pagina Facebook della locale Confedilizia) ha subito replicato l’avv. Sforza sostenendo che le questioni portate avanti dall’assessore Bisotti non influiscono all’evidenza sulla proprietà dei rivi ed interessano, eventualmente, solo possibili rivalse del Comune nei confronti dei suddetti organismi. Al che, l’assessore comunale – ringraziato dall’assemblea – si è riservato di precisare la posizione ufficiale del Comune entro 15 giorni.

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I soci della Confedilizia hanno anche affrontato il problema degli oneri di bonifica. Sono stati informati che la Confedilizia ha impugnato le Linee guida della Regione Emilia per la redazione dei Piani di classifica consortili, che la Confedilizia ed anche il Sindacato della Proprietà fondiaria hanno presentato osservazioni contro l’aumento degli oneri consortili su case e terreni previsti dal Piano di classifica del Consorzio di Piacenza, che le osservazioni sono state respinte e che il Piano verrà dunque impugnato.

Nel contempo, la Confedilizia di Piacenza (unitamente all’Adiconsum  e  ad  altre  organizzazioni  e  singoli  contribuenti)  ha  impugnato  le delibere del Consorzio di bonifica di Piacenza che hanno indetto le elezioni consortili per il 13/14 dicembre, non essendo – anzitutto – stato rispettato l’obbligo (sancito da una legge di 5 anni fa) di consentire il voto telematico e non essendo, altresì, stato rispettato di fatto l’obbligo di porre a disposizione degli interessati l’elenco dei contribuenti aventi diritto al voto. Per questo vizio è stata chiesta la sospensione delle elezioni e, in caso di non concessione della stessa, la Confedilizia presenterà una propria lista – unitamente alle organizzazioni ricorrenti – per il Consiglio direttivo del Consorzio (attualmente a gestione Coldiretti, Confagricoltura, Confindustria e Associazione commercianti).

Nel corso dell’assemblea dei soci Confedilizia (impegnati anche a concorrere alla sottoscrizione per l’acquisto da parte della stessa di una nuova sede), l’ing. Guagnini ha illustrato la normativa per i contatori individuali dei consumi che devono essere installati entro la fine del 2016, pena gravi sanzioni.