Violenta rissa intorno alle 14,30 di questo pomeriggio, domenica 8 novembre, in una piazza Duomo gremita di famiglie e bambini accorsi in centro per la Fiera di San Martino. Un gruppo di cinque o sei giovani di origine sudamericana hanno cominciato a discutere animatamente al margine della piazza, lungo via Romagnosi. Dalle parole il gruppo è passato ben presto ai fatti e al culmine della lite i giovani hanno iniziato a darsele di santa ragione. A dire il vero, secondo il racconto di alcuni commercianti che hanno assistito alla scena, parrebbe essersi trattato di un pestaggio in piena regola con quattro o cinque ragazzi che avrebbero aggredito un loro "connazionale": quest'ultimo sarebbe finito a gambe all'aria sull'asfalto sotto il peso delle botte e anche a terra i rivali avrebbero continuato a sferrare calci e pugni. Il tutto a pochi metri dalle bancarelle, in mezzo a decine di famiglie e bambini intenti a partecipare alla Festa. Numerosi passanti spaventati hanno subito chiamato la polizia giunta sul posto con due volanti. Al loro arrivo gli agenti hanno riportato la calma e chiamato il 118 intervenuto con un'ambulanza: il ragazzo pestato è stato condotto al pronto soccorso di Piacenza con numerose contusioni, ma in condizioni non gravi. La posizione di alcuni dei giovani coinvolti nella rissa e trovati ancora sul posto all'arrivo degli agenti è al vaglio degli inquirenti.
"Non sappiamo da cosa sia nata la zuffa – spiegano i commercianti che hanno assistito alla scena – però è stata una scena davvero terribile. Hanno iniziato picchiare il loro amico a pochi metri da noi, davanti a una panchina dove tra l'altro sedeva un'anziana signora che ovviamente è fuggita spaventata. Si accanivano su quel ragazzo, nonostante fosse steso a terra, con calci e pugni di inaudita violenza".
"Ho lasciato il mio banco per andare a dividerli – racconta un altro commerciante, proprietario di un banco nelle vicinanze – ma quando mi sono avvicinato mi hanno minacciato intimandomi di allontanarmi subito e così sono tornato al mio gazebo e ho chiamato la polizia".