“Sequestrata in una cantina per tre giorni e picchiata”. Straniero indagato

 

Radio Sound

 

“Mi ha tenuto chiusa in una cantina per tre giorni di fila picchiandomi selvaggiamente”. E’ il racconto che una 19enne piacentina originaria dell’est Europa ha fatto l’altro giorno in lacrime alla polizia subito dopo essersi recata in ospedale a Piacenza con ferite e lividi sparsi su tutto il corpo. Sotto accusa un 20enne nordafricano residente in città che al momento risulta indagato con le pesanti accuse di sequestro di persona e lesioni aggravate.

Si tratta di una vicenda, avvenuta nei giorni scorsi nella periferia della città, sui cui contorni gli uomini della Squadra Mobile, coordinati dal piemme Michela Versini, stanno compiendo approfondimenti investigativi per appurare l’esatta dinamica dell’accaduto.

Stando alle informazioni raccolte, tutto sarebbe iniziato fuori da una discoteca piacentina, all’alba. Tra i due, che pare si conoscessero, sarebbe nato uno screzio, anche piuttosto violento al quale avrebbero assistito diverse persone. A quel punto qualcuno avrebbe chiamato il 113, ma quando gli agenti sono giunti sul posto la situazione era tornata alla normalità. Tre giorni dopo la nuova puntata. La ragazza sarebbe arrivata al pronto soccorso ferita ovunque e lì ricoverata con una prognosi di 15 giorni. Agli investigatori avrebbe raccontato che lo straniero, quella sera dopo l’uscita dalla discoteca, l’avrebbe condotta con la forza nella sua cantina dove sarebbe stata segregata per tre giorni e malmenata pesantemente. Dalle indagini, che sono tuttora in corso, sarebbe emerso che lo straniero aveva a disposizione una cantina per così dire abitabile, con tanto di letto e stufetta. Al momento il giovane, che tuttavia nega l’accaduto (è difeso dall'avvocato Stefano Lavelli), risulta indagato per sequestro di persona e lesioni aggravate.