Vino novello, in Cantina Valtidone torna la Festa del Picchio Rosso

 E’ un’edizione particolarmente attesa quella di quest’anno della Festa del Picchio Rosso, il tradizionale appuntamento dedicato dalla Cantina Valtidone di Borgonovo al vino novello: il fine settimana del 7 e 8 novembre, infatti, sarà la prima occasione per degustare il vino dell’attesissima vendemmia 2015. “Il lungo periodo di clima caldo e asciutto di questa estate – fanno sapere dalla Cantina – ci ha regalato una vendemmia ideale per produrre vini con caratteristiche organolettiche (sapori e profumi) superiori alla media. Il vino novello è il primo banco di prova; è un vino particolarmente apprezzato e richiesto.  E’ un 100% Pinot Nero Doc, un’uva che si presta molto a produrre il vino Novello in quanto garantisce, anche per chi non lo gusta subito, una naturale evoluzione in bottiglia che permette di bere il Picchio Rosso anche un anno dopo. Quest’anno ne produrremo circa 80.000 bottiglie”. 
La Festa del Picchio Rosso sarà anche quest’anno all’insegna dello “stare insieme”, con tante iniziative e divertimento per tutti i gusti, che accompagneranno gli assaggi dei vini della Cantina borgonovese abbinati ai prodotti tipici della Val Tidone.
Già dalle prime ore di sabato 7 novembre, Cantina ed Enoteca di Via Moretta apriranno le porte per accogliere clienti, amici e ospiti, che potranno visitare gli stabilimenti dove i vini sono attualmente in piena lavorazione.

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Alle ore 10.00 si terrà l’11° edizione del Trofeo Picchio Rosso Drink, mentre alle ore 12.00 ci sarà il simbolico brindisi con il primo vino 2015, alla presenza del Prof. Luigi Cavanna in rappresentanza di AMOP Piacenza, associazione per la quale lo scorso anno durante la festa del Picchio Rosso sono stati raccolti 6 mila euro di beneficienza, consegnati dal Presidente della Cantina Gianpaolo Fornasari allo stesso Prof. Cavanna.
Tra assaggi di gnocco fritto e salumi piacentini, chisola de.co. di Borgonovo e polenta e cotechino della Val Tidone, la giornata trascorrerà all’insegna dell’allegria e della festa in famiglia, dalla quale non saranno certo esclusi i bambini che potranno divertirsi con il clown fantasista truccabimbi (dalle ore 14.00). Alle ore 16.00, invece, sarà l’ora del secondo momento clou della giornata con il taglio della tradizionale torta “Picchio Rosso”.
E la domenica si replica, tra assaggi, degustazioni, visite guidate e tanto divertimento capaci di creare un’atmosfera unica di allegria e condivisione. Fulcro della festa sarà come sempre l’Enoteca, dove non solo sarà possibile degustare i vini dell’amplissima gamma della Cantina Valtidone, protagonisti con successo quest’anno in molti concorsi enologici nazionali ed internazionali – a partire dalla Selezione del Sindaco in Portogallo fino al Gran Premio Vino della Cooperazione Gino Friedmann di Nonantola –  ma anche chiedere consigli e suggerimenti ai sommelier presenti. Inoltre, gli ampi spazi dell’Enoteca ospiteranno nelle due giornate la mostra pittorica “Il colore si accende tra le viti” del maestro Nicola Alberto Bottalico, con dodici opere che, come per l’esposizione a Pianello Val Tidone dello scorso agosto,  raccontano le  tonalità dei colori della natura  di una valle ricca di storia e di cultura. Ma questa volta Nicola Alberto Bottalico, che vive e lavora tra Milano e Pianello Val Tidone, espone quattro quadri, uno dei quali di oltre due metri, che mostrano in tutta la loro bellezza i colori autunnali di un territorio straordinario che conquista la vista e stuzzica il palato, un museo a cielo aperto che ha un’unica protagonista: la vite. La tecnica usata, assolutamente innovativa in campo pittorico, in un’accurata selezione di chine e acquarelli su carta, presenta ogni singola opera esaltata nei colori da una retroilluminazione a pannelli led che trasformano il quadro in oggetto di light-design, ponendo il visitatore al centro di un’esperienza visiva e sensoriale decisamente unica, dove la luce è l’elemento primario. 
Con la Festa del Picchio Rosso la Cantina Valtidone si avvia a concludere un anno solare, il 2015, che l’ha vista protagonista nel processo di promozione del brand Valtidone, sfruttando il palcoscenico di Expo e della città di Milano, dove gli ex caselli daziari di Porta Venezia hanno ospitato per 6 mesi il Valtidonexpò, una strepitosa operazione commerciale e di marketing che ha permesso alla Cantina e agli altri partner dell’agroalimentare di farsi conoscere e apprezzare dal grande pubblico. Inoltre, l’azienda vitivinicola borgonovese – entrata nella classifica delle prime cento cantine italiane secondo un’indagine del Corriere della Sera – è stata protagonista con i propri vini nei ristoranti CIR di Expo ed è attualmente presente nei punti vendita Eataly di Milano, Torino e Piacenza. Una serie di riconoscimenti e successi commerciali che hanno avuto come coronamento l’ingresso, lo scorso settembre, nell’Unione Italiana Vini, l’associazione nata nel 1895 che riunisce 500 aziende della filiera vitivinicola italiana. Un motivo in più, quindi, per brindare con il vino novello.

IL COLORE SI ACCENDE TRA LE VITI  – Mostra di Nicola Alberto Bottalico

Un incontro quanto mai inaspettato ma che da subito si è rivelato di buon auspicio, e che per la prima volta mette insieme i colori i delle viti con i colori dell’arte.
Sabato 7 e domenica 8 novembre alla Cantina Valtidone in via Moretta 58 a Borgonovo Val Tidone, in occasione della tradizionale Festa del Novello “Picchio Rosso” che  chiude la vendemmia e apre la stagione vinicola, l’artista Nicola Alberto Bottalico presenta la mostra “Il colore si accende tra le viti” con dodici opere che  raccontano le  tonalità della natura di una valle ricca di storia e di cultura.
 
In particolare Nicola Alberto Bottalico, che vive e lavora tra Milano e Pianello Val Tidone, espone cinque quadri, uno dei quali di oltre due metri, che mostrano in tutta la loro bellezza i colori autunnali che si avvolgono alle viti, protagoniste assolute di un territorio straordinario, un museo a cielo aperto che conquista la vista e stuzzica il palato.
 
La retroilluminazione a pannelli led di ogni singola opera, assolutamente innovativa in campo pittorico, esalta la veridicità del disegno e l’accurata selezione di chine e acquarelli su carta, trasformando il quadro in oggetto di light-design, per un’esperienza visiva e sensoriale decisamente unica, dove la luce è l’elemento primario.
Inoltre, la possibilità di scegliere l’intensità della luce con un semplice telecomando permette  di esaltare prospettive e profondità, forme e colori dell’opera stessa: la luce si diffonde, gioca di sponda e amplifica  la percezione e gli stimoli sensoriali che nascono da immagini realizzate con linee lievi e delicate, per lavori minuziosi che sfiorano la perfezione.
 
La mostra “Il colore si accende tra le viti” è innanzitutto un omaggio alla Val Tidone, uscita vincente dall’esperienza Expo con otto diversi vini  – rossi, bianchi e spumanti – presentati dalla Cooperativa Italiana Ristorazione (CIR) nel padiglione Emilia Romagna, sancendone di fatto il riconoscimento a livello internazionale; ma nel contempo vuole essere un riconoscimento alla Cantina Valtidone, entrata nella autorevole lista delle prime cento Cantine d’Italia, nonché ufficialmente ammessa all’Unione Italiana Vivi, alla quale aderiscono circa 500 aziende che rappresentano un fatturato pari al 70% dell’export italiano di vino.
 
La promozione delle eccellenze del territorio è stata al centro  di ogni iniziativa durante tutto il semestre dell’Esposizione Universale di Milano, come ha sottolineato Gianpaolo Fornasari,  presidente della Cantina Valtidone: “Il nostro impegno è stato massimo e abbiamo voluto fare squadra coinvolgendo attivamente il territorio perché siamo da sempre convinti che i successi della Valtidone siano quelli della Cantina e viceversa”
  
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Nicola Alberto Bottalico
Nasce a Milano nel 1952 da una famiglia da generazioni di notai ed avvocati. Fin da bambino esprime una forte vocazione per il disegno e l’arte, ma il padre lo convince ad essere “serio” e lui studia al liceo classico, anziché all’artistico, si laurea in legge, anziché all’Accademia di Brera, ed infine diventa avvocato.
Oggi, dopo quarant’anni di professione, decide di svelare la vera passione che lo ha accompagnato tutta la vita: l’arte, il disegno e la pittura.