Vernasca, in arrivo una ventina di profughi. Rancan (Lega): “Una vergogna”

 Torna d’attualità il tema dei profughi nel Piacentino, dopo la segnalazione del consigliere regionale della Lega Nord, Matteo Rancan, il quale mette in guardia sull’arrivo di una ventina di richiedenti asilo. E lo ha fatto direttamente dalla sua pagina Facebook: “I cittadini di ‪Vernasca‬ vengono scavalcati da questo governo dell’invasione, a causa di un accordo tra la Prefettura di ‪Piacenza‬ e un privato, da questa mattina si vedranno arrivare una ventina di clandestini in un agriturismo a loro molto noto. Vergogna”. 

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Il loro arrivo è poi avvalorato dalla lettera che il sindaco di Vernasca, Giuseppe Sidoli, ha inviato ai cittadini, nella quale si legge: "Vi comunico che ieri (mercoledì 28 ottobre 2015) alle ore 18, ho ricevuto, dalla Prefettura di Piacenza, telefonicamente la notizia che venerdì 30 ottobre saranno collocati 20 profughi nell'agriturismo in località Burgazzi, in Comune di Vernasca. Ritengo questa scelta quanto meno discutibile per i modi ed i tempi con i quali viene imposta alle comunità locali, senza alcun confronto con i sindaci, che, come in questo caso, vengono solo informati poche ore prima". 

 

PROFUGHI A VERNASCA, LEGA: «CALPESTATA LA SOVRANITÀ DEI CITTADINI»

«Prostrato ai diktat dei poteri forti, il governo Renzi insiste nel calpestare la volontà del popolo con l’arroganza e i metodi che contraddistinguono i regimi totalitari. Questa volta tocca a Vernasca subire l’accoglienza senza che venga richiesta l’opinione dei cittadini, ai quali la Costituzione attribuisce la sovranità».

Così Pietro Pisani, segretario provinciale della Lega Nord, contro l’invio di un gruppo di richiedenti asilo nel territorio comunale di Vernasca previsto per questa mattina. Di origine pachistana, i venti stranieri saranno ospitati in un agriturismo lontano da ogni servizio. La struttura ricettiva, il cui proprietario risiede nel Milanese, è infatti situato in un bosco a 6 chilometri dal capoluogo comunale, a circa un chilometro e mezzo dalla località più vicina – la frazione di Borla – e distante mezzo chilometro dalla strada provinciale.

Sulla vicenda interviene anche il consigliere regionale Matteo Rancan. «L’attitudine antidemocratica del non eletto governo Renzi ha colpito ancora: per l’ennesima volta – evidenzia – una prefettura, che non rappresenta nessuno se non il potere romano, ha deciso al di sopra dell’amministrazione comunale e dei cittadini che le hanno consegnato il mandato. Senza che il primo cittadino fosse consultato, Vernasca si ritrova ora con un gruppo non di profughi, ma di clandestini, il cui ottenimento dello status di rifugiato è come sempre dubbio. Chiediamo dunque al sindaco Sidoli  – prosegue il consigliere regionale – di prendere una posizione contraria al piano imposto al suo comune e alla sua cittadinanza, nella speranza che intraprenda le azioni necessarie atte a verificare lo stato di buona salute dei clandestini. Come tutti i cittadini del nostro paese, anche quelli di Vernasca non devono essere scavalcati da un ente non eletto e da un governo dell’invasione che dimostra di ritenere prioritario il benessere dei clandestini a quello degli italiani».

Aggiunge il consigliere comunale Gianluca Cavozzi: «È assurdo che il sindaco sia stato informato solo mercoledì alle 18. Scandaloso è invece questo sistema di assegnazione degli immigrati, che non lascia alcuna voce in capitolo ai comuni. Prima di provvedere ai ricollocamenti, chi siede dietro a certe scrivanie romane dovrebbe prima verificare le caratteristiche dei territori. E successivamente interpellare i sindaci, non lavorare a loro insaputa».

«Sono pronto a mobilitare i cittadini vernaschini – annuncia Pietro Berna, esponente locale del Carroccio – per spingere il sindaco ad intervenire in base alle proprie funzioni».